Dopo la prova di Cardiff la parola d’ordine è continuità. Che potrebbe arrivare già dalla scelta del quindici iniziale…
Parola d’ordine continuità. Dopo la maisucola prestazione di Cardiff contro il Galles, gli Azzurri scenderanno in campo domenca a Parigi contro la Francia, battuta l’anno scorso a Roma nell’esordio dell’edizione 2013. Importante, per gli Azzurri, confermare quanto di buono (e di bello) fatto vedere: touche vincenti, difesa aggressiva e in salita, copertura del campo e gioco tattico pressoché impeccabili, corse alla mano e gioco più arioso. Con quale quindici coach Brunel vorrà presentarsi davanti ai suoi connazionali?
Se non si cambia la squadra che vince, anche quella che perde ma convince (eccome) a rigor di logica non dovrebbe subire grandi stravolgimenti, ed è lecito aspettarsi un quindici abbastanza simile a quello sceso in campo contro i Dragoni, quantomeno nelle strutture fondamentali. In mediana Gori e Allan, triangolo allargato con Esposito, Sarto e McLean, prima linea con Castrogiovanni, Rizzo e Ghiraldini in mezzo. Un nome che potrebbe uscire dal cilindro è quello di Garcia, che se dovesse essere recuperato porterebbe solidità difensiva in mezzo al campo, dove da fase statica coprirebbe l’interno di Campagnaro in caso di probabile penetrazione di Bastareaud, oltre ad una buona bombarda che da lontano potrebbe tornare utile per centrare i pali e non lasciare punti importanti sul campo.
Altri due nomi che hanno fatto molto bene sono quelli di Minto e Furno, che la scorsa settimana sono entrati dalla panchina portando freschezza e permettendo alla nostra difesa di non sbandare negli ultimi dieci minuti e sotto pressione. Li vedremo in campo dal primo minuto? Difficile dirlo. Bergamasco ha placcato il placcabile, Bortolami ha dato sicurezza nelle rimesse laterali e non si è tirato indietro nel lavoro dietro le quinte.
E voi, che Italia vi aspettate? E quale formazione vorreste vedere dal primo minuto a Parigi?
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