Firenze, gli appuntamenti del weekend

Dopo il primo impatto con la ripresa del campionato di domenica scorsa contro un L’Aquila che ha riconfermato anche a Firenze la sua leadership nel girone, domani a Parma (ore 14.30 Campo Moletolo) i ragazzi di Sordini e Cagna incontrano l’Accademia Federale Ivan Francescato. Gli Azzurrini Under 20 che navigano tranquillamente a metà classifica sono una compagine temibile soprattutto se non si riesce a trovare le giuste contromisure al gioco fatto di alti ritmi e molta tecnica al quale sono allenati praticamente a tempo pieno. All’andata il passivo per i gigliati è stato pesante –  7 a 42 – anche se si confrontavano a inizio campionato due squadre con livelli di preparazione atletica molto diversi, un’attenuante che domani potrà incidere meno. Sul fronte assenze infortuni Falleri, Chiostrini – per lui un lungo stop come per Viviani – e Gambineri si vanno ad aggiungere a De Castro in fase di recupero, mentre le sanzioni disciplinari fermano Ippolito per 4 giornate e Bastiani per 2. Una garanzia per la direzione di gara, arbitrerà l’internazionale Damasco.

Ferma la Coppa Italia Femminile domenica ore 14.30 allo Stadio Cavallaccio di San Bartolo riprende per i Cadetti biancorossi il Campionato di Serie C. La seconda giornata di ritorno – la prima è stata di riposo per i fiorentini – vedrà impegnati i ragazzi di Cerchi, Morace e Lo Valvo contro i Lions Amaranto Livorno che vengono a Firenze a contendere la terza posizione in classifica.

Matteo Nava, mediano di apertura e utility back biancorosso, ex Nazionale Under 20, laureando in Scienze Motorie attualmente anche impegnato come allenatore dell’Accademia Federale Under 16 di Prato insieme a Paolo Grassi:

“Prima di tutto parliamo della partita di domenica scorsa, un match particolare dove comunque abbiamo fatto vedere anche delle buone cose – Domenica è la prima volta che abbiamo giocato da squadra, in assoluto. Una partita dove avevamo un’idea di gioco, un’idea di difesa e dove finalmente si è vista un’intesa a livello di squadra. All’inizio non è che avevamo una gestione tattica della partita, siamo partiti a 2000. Avevamo voglia di riscattarci della fase d’andata, che è stata terrificante, veramente pesante psicologicamente perché abbiamo perso delle partite in maniera vergognosa. Poi con due rossi e un giallo, in 12 contro 15 non puoi che difendere e speri che sbagli l’avversario. Purtroppo contro una squadra come L’Aquila in due meno non è possibile giocare. Se fossimo rimasti in 15 e non ci avessero fatto l’intercetto a fine del primo tempo la partita sarebbe stata sicuramente diversa.

Ci apprestiamo ad affrontare una squadra altrettanto ostica. La tua esperienza come tecnico dell’Accademia di Prato qualcosa sicuramente ti potrà dire su quello che andremo a trovare a Parma – L’idea di gioco dell’Accademia è una sola, ritmo altissimo, far girare il pallone, mantenere vivo il gioco. Hanno un ottimo schieramento in campo. Noi l’unica partita che possiamo fare è purtroppo quella di metterla su un gioco un po’ più chiuso, nel senso di mantenimento del possesso palla. Un po’ meno frizzante come gioco e puntare un po’ di più sulla fisicità, perché comunque sono ragazzi di 19 anni. Dobbiamo ripetere la difesa che abbiamo fatto con L’Aquila, non preoccuparsi sul punto d’incontro ma aspettarli fuori.

In settimana avete allenato anche le fasi di contrattacco. Con una mischia un po’ in difficoltà per i vari infortuni e squalifiche forse è lì che ce la giocheremo. – All’andata non hanno calciato tantissimo, loro non sono tanto per il gioco al piede. Credo che in questo campionato la gestione tattica della partita gli interessi poco, hanno più come obiettivo fare qualità e quantità di gioco. Vero è che comunque sono anche molto precisi, nel senso che se devono andare a metterci in difficoltà dietro lo faranno e noi sulla gestione tattica dobbiamo migliorare, dobbiamo metterci a posto. Anche lì ci sarà da trovare un’idea da mantenere per tutta la partita, semplice ma efficace anche sotto pressione. Ci sarà da decidere se mettersi a fare un ping pong di gioco al piede, dove probabilmente ci ammazzano, o ripartire con possessi sicuri. Credo che per noi l’unica strada possa essere di lavorare sul possesso del pallone, non farli giocare e rallentargli il ritmo. Mantenere noi il possesso è l’unica arma che possiamo avere contro di loro.”

SERIE A – Accademia FIR Ivan Francescato Parma vs AEROPORTO FIRENZE RUGBY

 

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