È stata la partita che ci aspettavamo di vedere
È stata la partita che ci aspettavamo di vedere: combattuta, dura, a tratti cattiva, con il punteggio sempre in bilico fino al triplice fischio finale. Solo il risultato è stato quello che non avremmo voluto vedere: lo Svicat Lecce che batte il Padua Rugby Ragusa per 15 a 10.
Ma i ragusani hanno disputato una buona partita, cosa che fa ben sperare per il proseguo del campionato, e avrebbero anche potuto far propria la vittoria se solo i ragazzi di maglia biancazzurra non avessero più volte sbagliato il passaggio decisivo.
Eppure ad andare in vantaggio erano stati gli ospiti quando ancora non era scoccato il secondo minuto di gioco. Touche battuta veloce poco oltre la metà campo (ma probabilmente la rimessa in gioco era da assegnare ai ragusani, l’arbitro non si è accorto del tocco di un giocatore salentino), ovale che arriva al furetto Stubbs, oggi per la verità piuttosto in ombra, che supera il suo avversario e va a schiacciare indisturbato in meta. Riccardo Robuschi centra i pali. 0 a 7.
Un inizio così avrebbe potuto tagliare le gambe a qualsiasi squadra, ma non al Padua di oggi che, invece, si mette a macinare gioco, chiudendo nella propria metà campo gli avversari.
La partita è dura e a farne per primo le spese è Francesco Palma, costretto ad uscire dal campo, al 9°, dopo uno scontro di gioco con Stefano Iacono. Al suo posto entra Luigi Maci.
Il colpo, però, dev’essere stato duro per entrambi i giocatori visto che, dieci minuti dopo, anche il centro ibleo è costretto a lasciare il campo. Fa così il suo debutto in prima squadra Ottavio Modica. Con Marco Giallongo, che oggi era schierato nel XV titolare, sono ben quattro i giocatori dell’Under18 paduina che in questa stagione hanno vestito la maglia della squadra maggiore.
Pur dominando, il Padua però non riesce ad assestare la zampata vincente: diversi sono gli errori nella trasmissione dell’ovale che negano la gioia della meta ai giocatori iblei.
L’incantesimo si spezza al 22° quando Peppe Iacono batte veloce una punizione sui 5 metri leccesi e dalla successiva ruck Albert Digrandi, con la prepotenza del giocatore di esperienza (nella realtà ha appena 18 anni), prende l’ovale e va a schiacciare in meta.
Capitan Iacono trasforma. 7 a 7 e partita che sembra alla portata dei padroni di casa.
Il Padua mette le ali ai piedi e continua l’assedio al fortino pugliese, anche se di tanto in tanto gli ospiti si fanno pericolosi con delle folate offensive che mettono paura ai ragusani.
Al 30° è ancora il piede di Peppe Iacono a colpire gli avversari, con una punizione concessa per un fallo di Francesco De Gioia, fallo che costa anche un cartellino giallo al giocatore ospite. 10 a 7.
Lo Svicat, però, è squadra di rango e non ci sta a perdere. Così tre minuti dopo conquista un calcio di punizione che Robuschi trasforma in tre punti. 10 a 10.
La partita, lo abbiamo detto prima, è dura e si gioca sempre sul filo del fallo. Allo scadere del primo tempo Andrea Battaglia ne commette uno di troppo e il signor Emanuele Tomò della sezione di Roma manda il giocatore ibleo sulla panca dei cattivi per 10 minuti.
L’inizio del secondo tempo è di marca ospite, e già al 42°, con uno dei carrettini devastanti che il Padua ha imparato a temere, torna in vantaggio. Robuschi sbaglia la trasformazione.
Inizia poi il valzer delle sostituzioni, nelle fila biancazzurre, tra il 49° e il 63° entrano Lorenzo Castiello, Antonio Modica e Andrea Solarino, rispettivamente per Andrea Battaglia, Eugenio Lo Presti e Giuseppe Di Mauro e, mentre la panchina iblea si rivela all’altezza dei titolari, lo stesso non possiamo dire di quella ospite.
Il Padua ha diverse opportunità per impattare o portarsi in vantaggio, ma ancora una volta gli errori di handling non permettono ai biancazzurri di muovere il punteggio.
Il 10 a 15 finale sta un po’ stretto agli iblei, che però si possono consolare per le concomitanti sconfitte di Rieti e Avezzano, avversarie dirette nella lotta per non retrocedere.
La bella notizia arriva invece da Catania dove l’Under16 di coach Maugeri vince in casa del San Gregorio, acquisendo così il diritto di giocare la seconda fase del campionato di categoria.
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