Incontro proibitivo per il XV del duo Ferrara/Iacono, che domenica se la vedranno in trasferta con la vicecapolista Frascati. Ma sognare non è vietato
Terza giornata del girone di ritorno del campionato di serie B di rugby e per il Padua Rugby Ragusa si presenta l’ostacolo (insormontabile?) della vicecapolista Frascati.
Il pronostico sembrerebbe chiuso, anche perché i numeri parlano chiaro: due sole sconfitte per i frascatani, a Messina e a Reggio Calabria, con un XV che, oltre a giocare molto bene, vanta uno dei migliori attacchi e la seconda miglior difesa del campionato.
Ma in casa Padua non ci si vuole negare il sogno. Ciccio Schininà, team manager della squadra iblea: «Sono convinto che in questo campionato di partite chiuse in partenza non ce ne sono. È chiaro che prendere punti a Frascati non sarà facile e per riuscirvi ci vorrà il miglior Padua. Solo giocando la partita perfetta potremo sperare di portare a casa qualcosa di positivo. D’altra parte sognare non costa nulla».
Sogni che però vanno a sbattere contro quelle che sono le intenzioni degli avversari. Luciano Bronzini, head coach del Frascati: «Vogliamo vincere. Con nostra grande sorpresa, a inizio stagione non era tra i nostri obiettivi, ci ritroviamo in piena zona play off e quindi ci servono i cinque punti per restare incollati al Cus Roma. Mi auguro solo che il tempo sia buono e che si possa giocare sull’asciutto».
Che il tempo sia buono e il campo non pesante se lo augurano anche i ragusani.
«Siamo una squadra leggera, che dà il meglio di sé nel gioco al largo. Il campo pesante ci condizionerebbe, e ci metterebbe in difficoltà più di quanto non lo saremmo per il fatto di giocare con una signora squadra. Perché il Frascati è un avversario molto forte nei punti d’incontro e capace di far viaggiare il pallone in modo rapido e preciso. E poi loro sono molto bravi ad adattarsi a qualunque condizione e avversario».
Circostanza, quest’ultima, confermata anche dal coach frascatano: «Anche noi siamo leggerini, ma finora, a parte la partita di Reggio Calabria, siamo sempre riusciti ad adattarci alle diverse situazioni che si siamo trovati ad affrontare».
Dunque un pericolo in più per il Padua. Lo spogliatoio biancazzurro è però carico e voglioso di riscattare la prova non proprio “splendida” di domenica scorsa. Ancora Schininà: «Alla fine della partita con lo Svicat l’aria era pesante, non tanto per la sconfitta in sé, quanto per la sensazione di aver gettato alle ortiche un’occasione, sensazione confermata dalla visione della gara il lunedì sera. Ma già alla ripresa degli allenamenti ho visto nei ragazzi quella voglia di reagire, di riprenderci ciò che sentiamo nostro. Vederli correre fino alle 23, nonostante il diluvio, mi ha dato una carica pazzesca e sono convinto che, al di là del risultato, domenica abbiamo tutto per poter esprimere un buon rugby».
Un buon rugby che però non si deve vedere solo in campo. Luciano Bronzini lo sa bene e ne dà prova durante la nostra chiacchierata.
«Sono contento di giocare con di voi. Prima della partita di andata non vi conoscevo. In quell’occasione ho avuto modo di parlare con il vostro presidente che mi ha esposto i vostri obiettivi futuri e le sue parole mi hanno colpito. Alcune società, se hanno soldi da spendere, li investono nell’acquisto di giocatori stranieri. Voi invece avete un’altra mentalità e per questo vi stimo molto. Un’altra cosa che mi ha colpito, giocando a casa vostra, è stata l’accoglienza e la gente che era sugli spalti. Per tutta la partita non ho sentito nessuno inveire contro l’arbitro o i miei giocatori. È una cosa molto bella. Guarda, mi devi credere, nonostante state così lontano, spero vi salviate, io faccio il tifo per voi. Te lo dico con tutto il cuore. E domenica, a fine partita, vi faremo fare un bel terzo tempo perché il vostro è stato splendido».
Dopo queste parole passano in secondo piano le mete e i punti. Dopo queste parole poco importa sapere se domenica a vincere sarà il Padua o il Frascati, perché, comunque vada sul campo, a vincere sarà stato certamente il rugby.
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