Indiscrezioni di stampa a tre giorni dal vertice di Silea. E il presidente del Mogliano fa una proposta (intelligente) sui permit players
Una settimana che guarda al vertice di giovedì di Silea, quando nella sede del comitato veneto si incontreranno i massimi dirigenti delle cinque squadre più importanti della regione (Rovigo, Petrarca, Mogliano, San Donà, Benetton Treviso) per parlare del futuro celtico e della possibile franchigia veneta. Sul tavolo anche il “come” metterla in piedi: i rappresentanti dei club vorrebbero essere autonomi dalla FIR – che invece ha previsto un controllo federale al 70% – quanto non dipendenti da Treviso, anche se inevitabilmente il gruppo Benetton dovrebbe continuare a rimanere il principale sponsor.
La Tribuna di oggi in tanto fa circolare i primi nomi per la struttura, almeno nei desiderata FIR: Umberto Casellato in panchina, Carlo Checchinato team manager e Tullio Rosolen ai piani alti della franchigia, scelte queste ultime due che di sicuro non possono essere gradite per gli attuali dirigenti veneti.
Sul quotidiano parla anche Roberto Facchini, presidente del Mogliano campione d’Italia, che parla anche di permit player: «Sono un tema strategico. A mio avviso il meccanismo va allargato, e soprattutto aperto anche in discesa. Già la prossima settimana, avendo un match di campionato, non potremo prestare tanti giocatori a Treviso. E mi spiace, perché sono il più contento se i miei giocatori hanno una ribalta importante. In futuro dovrebbe diventare possibile anche portare in Eccellenza i giocatori magari meno utilizzati dalla selezione di Celtic».
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