Fa discutere l’assenza del giocatore del Benetton Treviso dai 30 azzurri per le ultime gare del Sei Nazioni. E parlarne è complicato
Le condizioni di salute sono tutelate dalla privacy e la legge vigente le ritiene “dati sensibilissimi”. Non è perciò facile per i media parlare delle condizioni fisiche di chicchessia se non lo fa il soggetto interessato o un ente preposto a farlo.
Il cosiddetto “caso” Minto rientra in questa categoria. La Tribuna oggi in edicola però lo fa in maniera piuttosto aperta, vi riportiamo lo stralcio pubblicato oggi, una ricostruzione più che verosimile, forse non del tutto completa. Ma per la completezza aspettiamo le dichiarazioni di chi può parlare:
Francesco Minto, seconda e terza linea di Treviso e dell’Italia, è stato fermato dalla Nazionale. La Fir, in questi giorni, ha scoperto che non sussistevano più le condizioni per la sua copertura assicurativa in caso di infortunio, e ha disposto cautelativamente lo stop a Francesco, che infatti non è tra i convocati per le ultime due partite del Sei Nazioni, contro Irlanda e Inghilterra. Per poter riprendere l’attività agonistica, gli servono approfondimenti medici e assicurativi. Il massimo riserbo della Fir – la nota ufficiale convocazioni non spiega i motivi dell’esclusione di Minto – fa capire che si tratta di questione delicatissima, che investe lo stesso futuro del giocatore miranese (…)
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