Gavazzi non parla ma dalla FIR filtra disponibilità. Rovigo apre a una futuribile terza franchigia al sud e al doppio tesseramento
Ieri OnRugby ha provato a contattare il presidente federale Alfredo Gavazzi per raccogliere un commento dopo la riunione di Silea dei club veneti che hanno messo sul tavolo della trattativa celtica l’ipotesi Dogi (Benetton Treviso compresa) chiedendo un incontro con la federazione, ma il presidente FIR ha preferito non rilasciare dichiarazioni in questo momento.
Qualcosa dai piani alti della FIR però filtra per interposta persona: al Gazzettino il presidente del Mogliano Roberto Facchini fa sapere di aver sentito al telefono proprio Gavazzi e di averlo trovato disponibile a un incontro che dovrebbe avvenire nel giro di una settimana (si vocifera di mercoledì a Calvisano). Intanto il massimo dirigente del Petrarca Enrico Toffano spazza via tutti i dubbi circa una “fuoriuscita” del Benetton Treviso, che se da un lato ancora non ha ancora messo definitivamente nel cassetto una ormai improbabile partecipazione in solitaria al Pro12 dall’altra si è dimostrata vogliosa nell’iniziare una nuova avventura assieme agli altri club veneti. Treviso che, come racconta il quotidiano veneto, dovrebbe essere il perno attorno a cui costruire la franchigia con una sorta di continuità molto forte nella prima stagione celtica della nuova realtà, visti i tempi strettissimi.
Obiettivo poi di tutti e 5 i principali club veneti è quello di coinvolgere tutte le società del territorio che vorranno far parte del progetto.
Segnaliamo infine un comunicato diffuso da Francesco Zambelli, presidente del Rovigo Rugby, dove si legge che “Da due anni ormai si parla di questa aggregazione veneta, nell’ottica di guardare al futuro e di poter valorizzare le qualità del nostro rugby. Questo sentimento ci ha uniti in un percorso che ora, improvvisamente, è stato proposto dal Presidente della F.I.R. Alfredo Gavazzi. L’incontro di ieri è servito per capire se tale possibilità è concreta e le certezze che già la fortificano: l’idea comune è che si debba creare una filiera veneta, che parta dall’attività giovanile e si sviluppi per arrivare all’Eccellenza e alla Celtic, mantenendo il Campionato d’Eccellenza quale bacino in cui i nostri giocatori lotteranno per crescere e sfociare nel massimo obbiettivo, ‘I Dogi’. Siamo tutti convinti, Presidente Zatta compreso, che sia la soluzione migliore”.
Zambelli apre però anche a una ipotesi percorribile di terza franchigia, al centro-sud, e parla anche di doppio tesseramento: “La F.I.R., probabilmente, non vorrà perpetuare la situazione attuale di un club privato e di una franchigia federale: è una soluzione non più percorribile, secondo me. Il Veneto è il territorio adatto per realizzare questa nuova idea. Per l’equilibrio nazionale e federale bisognerebbe però puntare ad avere tre squadre in Celtic, quindi questo sviluppo non si potrà limitare al nord-est e in futuro bisognerà fare spazio anche a una franchigia del centro-sud. Le prime ipotesi sull’argomento non sono facili né assolute, vanno studiate: noi riteniamo che la Celtic debba essere il massimo obiettivo e l’Eccellenza il trampolino di lancio. Sarà quindi necessario il doppio tesseramento, almeno per una parte di atleti”.
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