Lo scontro al vertice ha rispettato le attese
CUS PAVIA RUGBY – UNION MILANO RUGBY 20-29
CUS Pavia:Roberto,Chiudinelli,Contarato,Disetti,Di Dio,Appiani,Giglio,Zampori,Desmet,Cullaciati,Zucchetti,Vescovi,Zambianchi,Tavaroli,Livieri all Cantore a disposizione: Appiani L,Blasigh,Melorio,Ruzzenenti,Bonizzoni,Papalia,Gandolfi
Union Milano : 1palumbo,2candellieni,3bernardi,4mantovani,5gorini,6priolisi,7palerma,8spangaro,9buongiorno,10 solenghi,11cassutti,12biernati ,13ricci,14saino,15ellis all tommasi a disposizione: 16de la gasca,17mastromauro,18castello,19sirvori,20bellati,21motanaro,22tondini
marcatori: 4′ meta tecnica tr Disetti (PV), 12′ cp Ellis, 21′ cp Ellis (UM), 34′ meta Saino (UM), 40′ cp Disetti (PV) 44′ cp Ellis (UM), 51′ meta Spangaro (UM), 58′ meta Saino tr Ellis (UM),68′ meta Appiani tr Disetti (PV), 71′ cp Ellis (UM)
classifica: Union Milano 46, Varese 40, CUS PAVIA 38, Chicken 32, Tradate 26, Malpensa 15, Valcuvia 13, Cernusco 4, Voghera 0, Parabiago -3.
Lo scontro al vertice ha rispettato le attese: il bellissimo contorno del campo creato dai molteplici aficionados gialloblu asserragliati fin sopra all’ argine per tifare e sostenere la squadra portacolori della città non è rimasto sprecato , giacché quella vista in campo è stata una partita bellissima tesa fin dalle prime battute, dura con tante mischie per i palati fini degli intenditori e buone giocate al largo per chi mastica l’argomento da poco e si esalte più per le grandi corse che per angoli di spinta e posizionamenti di grosse cosce.Tutti s’aspettavano un inizio stentato con le squadre in fase di studio pronte a stuzzicarsi negli spazi brevi invece Pavia regala ai suoi sostenitori un avvio da record , Disetti pennella un calcio nello spazio sguarnito bello e preciso come i tratti della pittura fiamminga, Roberto noto amante dell’arte s’ imbizzarrisce per non buttar via quello sforzo pittorico e galoppa verso la palla che piano piano andava ad adagiarsi in meta, purtroppo le veloci falcate del Cavallo Normanno vengono tarpate da un intervento irregolare e l’arbitro assegna la meta tecnica che fa esplodere i tifosi casalinghi. Union che tenta subitissimo di replicare e far valere il fatto di essere la regina della classe portandosi immediatamente in zona offensiva e costruendo un bellissimo drive da touche che i ragazzi pavesi devono far intenzionalmente crollare prima che sia troppo tardi, dando però un calcio di punizione ed i primi tre punti per i piedi del precisissimo e venefico estremo ospite. Pavia non riesce ad imporsi e si trova ad affrontare una partita intera arroccata nella propria metà campo a difendersi da degli invasori furenti e veloci molto abili a spaccare il campo in due ed attaccare di continuo sugli esterni , il punto più debole di una comunque solida difesa casalinga; padroni di casa che devono purtroppo rinunciare alla giovane ala Nicolò Di Dio quasi da subito per un infortunio alla caviglia che lo costringe ad uscire (accertamenti avvenuti nel tardo pomeriggio hanno allontanato la paura che ci fosse qualcosa di rotto, ma l’entità è tutt’ora da verificare). Milano trova altri tre punti da questi continui attacchi, prima di sbloccare il risultato grazie alla prima delle tre mete segnate , la velocissima ala meneghina riesce a prendere un bel pallone in velocità ed a trovare la difesa blanda sugli esterni così da poter scatenare le proprie devastanti gambe ed andare a segnare la meta del vantaggio ospite. Pavia scossa dalle parole di capitan Disetti si rituffa in attacco e riesce a costruire una buona situazione ed a trovare allo scadere un calcio di punizione che Disetti, ancora precisissimo pennella in mezzo ai pali mandando le squadre a riordinare le idee sul 10-11.
Il secondo tempo ritrova la situazione invariata, Pavia è ancora costretta a difendersi dagli assalti di una Union più che scatenata, per allungare da subito l’estremo giallonero regala ai suoi una vera perla, un piazzato da metà campo che regala tre punti ed un grosso applauso dagli spalti, anche da quelli pavesi. I nostri ragazzi continuano così a tentare di uscire dalla metà campo ma l’operazione non è così semplice e molto spesso si risolve in calci di liberazione che permettono al forte reparto arretrato di contrattaccare e di creare problemi alla difesa casalinga. Da uno di questi contrattacchi nasce la seconda meta ospite una buona rete difensiva che recupera il pallone nei 22 metri pavesi e grazie ad un bel gioco sequenziale riesce a segnare la meta che aumenta il distacco in maniera irreversibile; un calcio piazzato di Disetti alimenta le speranze ma il colpo di grazia milanese è alle porte. Una bellissima azione individuale della forte apertura giallonera crea scompiglio nella difesa di casa che però riesce a portare verso il fuori il giocatore in possesso di palla il quale a quel punto pesca a piene mani dal cilindro trovando un calcetto d’interno destro che mette la palla a rimbalzare verso l’esatto centro dei pali al punto giusto per esser raccolta dall’ala che arrivava ad una velocità di certo non consentita dal codice stradale. Ma la banda gialloblu non demorde ed è decisa più che mai a portarsi in avanti per segnare ancora, per uscire con l’onore delle armi e per portare a casa almeno un punto di bonus. La forza di volontà ed il tifo dagli spalti sospingono così in avanti i nostri ragazzi che riescono a trovare una preziosa meta con una bella ripartenza di Appiani che finta il passaggio su Disetti e va in solitaria a depositare il pallone al centro dei pali. La distanza è a questo punto di soli 6 punti ma Milano segna ancora tre punti con il solito calcio piazzato quando sull’orologio dell’arbitro i minuti restanti da giocare sono meno di 10. Pavia si butta in avanti con tutte le forze sue e di chi la incita da fuori ma non riesce a segnare per un avanti a 5 metri dalla meta avversaria; mischia per la Union ma la prima linea pavese decide che è ora di andare a riprendersi il pallone così il rientrante Ariete di Torre dei Negri Roberto Zambianchi sospinge i suoi colleghi a scardinare i propri dirimpettai, turnover a cronometro scaduto, otto persone si guardano e si decide di andare dentro a segnare la meta, scardinare gli avversari per ottenere un calcio di punizione piazzabile come minimo: bassi, legati, via all’introduzione di Giglio c’è un’intera folla a spingere contro gli otto meneghini che difatti si retrocedono e si sfaldano, Zampori però sfortunato inciampa su una seconda linea avversaria e non riesce a trovare la meta, l’arbitro non concede il calcio di punizione a Pavia e fischia così la fine di una partita bella bella in modo assurdo.
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