Grande soddisfazione per il primo atto formale dell’Amministrazione Comunale che abbraccia il sogno di una “Cittadella del Rugby” e ne da una prima approvazione formale
Il primo sognatore è stato Giorgio Solagna: suo il merito di immaginare una “Cittadella del Rugby” e sua la capacità di coinvolgere Enrico Nali e Francesco Gasparini in un gruppo di lavoro che, grazie all’apporto dello studio associato Pellegrini-Artuso, cinque anni fa ha iniziato a dare forma a quello che formalmente si chiama “progetto di ampliamento e trasformazione di un’area sportiva e per il tempo libero per la creazione del nuovo centro sportivo di rugby”.
Un titolo lungo, magari a presagio del tempo che sarebbe stato necessario per vedere i primi risultati ma sicuramente adatto a dimostrare la complessità dell’opera e delle competenze coinvolte per la sua realizzazione.
Il primo “college italiano di rugby” ma non solo: un insieme di campi da gioco, un centro di medicina sportiva, un palazzetto dello sport, un progetto sociale per il monitoraggio dei disagi giovanili.
In parole povere, un un centro sportivo di eccellenza dedicato al rugby ma proprio per questo integrato nel tessuto sociale di Mirano e dei comuni limitrofi, al servizio di questi.
Un progetto ambizioso, originariamente ipotizzato con una collocazione diversa (con accesso da via Zinelli, su terreni di proprietà dell’Ente Mariutto) ma ad un passo dall’accordo la cosa non si è concretizzata.
I nostri, ovviamente, non si sono dati per vinti e ad elezioni avvenute hanno ripreso a proporre quell’idea, tanto avveniristica quanto attuabile, trovando il supporto della nuova Amministrazione.
La Sindaca Maria Rosa Pavanello e l’Assessore allo Sport Cristian Zara si sono mostrati da subito favorevoli al progetto, ventilando l’ipotesi di realizzarlo in adiacenza all’attuale campo di allenamento ed al polo scolastico.
E d’altra parte, come dar loro torto?
Quando viene proposto un Centro Sportivo da realizzarsi con le tecnologie in assoluto più avanzate dal punto di vista costruttivo e dei risparmi energetici; quando il progetto non guarda al solo aspetto sportivo ma anche all’aspetto medico (con la costruzione di un centro di medicina sportiva) ed all’aspetto sociale a livello intercomunale (con l’integrazione con il polo scolastico adiacente, che conta 4.000 presenze ed abbraccia almeno otto comuni, nonché con il monitoraggio dei disagi giovanili e la creazione di percorsi di formazione, secondo il progetto “AllenaMente” già predisposto dalla Dott.ssa Lazzaretto).
Dal punto di vista sportivo, poi, il progetto prevede la realizzazione di due nuovi campi ed un palazzetto dello sport, per dare vita ad un centro di formazione di alto livello per giocatori ed allenatori, con una foresteria studiata per ospitare gli atleti-studenti (che potranno godere dei servizi formativi del polo scolastico) e dare vita ad interscambi con altre federazioni e nel quale offrire una formazione sportiva multidisciplinare ai più piccoli.
Così la Giunta Comunale, che già a dicembre 2013 aveva previsto un investimento di 150.000,00 euro per l’adeguamento normativo e funzionale dello stadio di rugby, da attuarsi nel corso del 2015, nella seduta del 7 febbraio 2014 ha fatto un ulteriore passo avanti verso la realizzazione del progetto del Mirano Rugby, manifestando formalmente il proprio interesse all’opera e definendo i passi futuri per proseguire verso la sua concreta realizzazione.
In particolare, con il proprio atto il Comune di Mirano ha affermato di condividere le finalità e gli obiettivi della proposta presentata dal Mirano Rugby per la realizzazione di un nuovo centro sportivo di eccellenza dedicato alla pratica del gioco del rugby e dello sport in generale, valutando positivamente l’ipotesi di fattibilità proposta.
Si tratta quindi di un riconoscimento ufficiale del progetto e di una dichiarazione di intenzioni da parte del Comune di Mirano che, pur ammettendo di non avere grandi risorse economiche da destinare alla sua realizzazione, lo appoggia dichiarandosi pronto a sostenerlo.
E nelle mani del Mirano Rugby questo riconoscimento diviene uno strumento molto importante perché gli consentirà di rivolgersi a vari Enti ed a possibili sponsor con in mano qualcosa di concreto, che va oltre il puro desiderio.
È un primo, grande passo verso la realizzazione di un sogno.
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