Vincono ciclisti e Consiglio di Stato, il Comune di Milano deve alzare bandiera bianca: “Niente gare ufficiali di rugby nel Velodromo milanese”
“Il Vigorelli non potrà essere utilizzato per competizioni ufficiali di rugby. Qualche squadra potrebbe allenarsi e prepararsi ma le dimensioni del prato non potranno consentire lo svolgimento di partite e gare di tornei nazionali e internazionali”. Così l’assessore allo Sport e al Tempo Libero del comune milanese Chiara Bisconti ha annunciato questa mattina in un intervento telefonico a Radio Popolare la conclusione della vicenda legata alla ristrutturazione del Vigorelli. Una conclusione che certo non sorride al rugby e che l’Amministrazione Comunale ha dovuto far sua di buon grado dopo l’intervento del Consiglio di Stato.
Ricordiamo che il Comune voleva trasformare il Velodromo in un moderno impianto polifunzionale in grado di autostenersi economicamente in cui era prevista la rimozione della pista di velocità per il ciclismo, sostituendola con una removibile. Scelta contestata dalle associazioni ciclistiche – nonostante quella pista sia inutilizzata ormai da davvero tanti anni – che hanno portato la questione a Roma al Ministero dei Beni Culturali dove la struttura è stata vincolata dalla dicitura “patrimonio storico” facendola diventare quasi intoccabile.
Ora, oltre al ciclismo (si spera…), potranno tenersi manifestazioni sportive di football americano o hockey su prato. Sport che richiedono un campo regolamentare più piccolo di quello di rugby.
Ricordiamo infine che anche il presidente FIR Gavazzi aveva balenato l’ipotesi di portare a Milano, proprio al Vigorelli, le Zebre.
“Per noi è un piano B – ha detto a Radio Popolare la Bisconti – La nostra prima opzione, uscita sconfitta, continuo a considerarla migliore e dotata di una sostenibilità con più ampie ma la scelta del Consiglio di Stato ci obbliga a dirigerci verso una soluzione più conservativa. Spero ovviamente per la città che si riveli fruttuosa”.
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