Posizioni un po’ più morbide sul giocatore del Benetton Treviso e della nazionale, soprattutto da parte del presidente federale
Al vertice di Calvisano dove si è deciso il futuro celtico del Benetton Treviso il presidente FIR Alfredo Gavazze e quello biancoverde Amerino Zatta hanno affrontato lo spinoso “caso Minto”. Il giocatore è fermo ormai da oltre un mese e si trova al centro di un complicato – e spinoso – caso fatto di carte bollate, documenti assicurativi e referti medici. Sabato scorso il numero uno federale aveva detto che secondo lui il giocatore non sarebbe più sceso in campo ma ieri dal tavolo di Calvisano sembra essere uscita una posizione più morbida. La Gazzetta dello Sport riporta una battuta di Amerino Zatta: «Su Minto siamo in sintonia. Sia io sia Gavazzi abbiamo grosse responsabilità. Dobbiamo salvaguardare l’integrità del ragazzo, evitare che per troppa voglia si faccia del male. Ma crediamo anche che debbano essere i medici, e non i presidenti, a decidere se possa giocare. Aspettiamo ulteriori visite».
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