Il CUS Ad Maiora si prepara alla battaglia: domenica sarà lotta dura a Capoterra.

I precedenti in Sardegna fra le due squadre sono soltanto due e i cussini se li sono aggiudicati per 17-15 e 15-13

Dopo il weekend di pausa del campionato, in concomitanza con l’ultimo match dell’Italia nel 6 Nazioni, per il CUS Ad Maiora Rugby 1951 si è aperta la settimana che porterà alla difficile trasferta di domenica a Capoterra (calcio d’inizio alle ore 14,30). Il match dell’andata contro i sardi è stato anche quello dell’esordio da titolare per Umberto Spaliviero, la rivelazione assoluta del club universitario.
Classe 1994, Spaliviero compirà 20 anni il prossimo 12 aprile. Dopo essersi diplomato, si è iscritto all’Università e da qualche mese frequenta il primo anno di Chimica. Ha cominciato a praticare il rugby in prima media, all’età di dieci anni. Un mese al Volvera, dove  papà Daniele giocava come flanker, proprio il suo ruolo attuale, e poi via al CUS Torino. Nella scorsa stagione era il capitano dell’Under 20, che conquistò la promozione in Elite e andò oltre, aggiudicandosi il Trofeo della Alpi ai danni dell’Union 96 sul campo neutro di Asti. Di quella compagine schiacciasassi facevano parte anche Marco Monfrino (non sempre impiegato, perché già inserito stabilmente in prima squadra) e Denis Perju, pure loro oggi protagonisti agli ordini di coach Regan Sue. Umberto si era già allenato con la prima squadra l’anno scorso, e per metà del precedente, e aveva esordito in serie A nel match casalingo contro i Rangers Vicenza, sostituendo dopo 20′ del secondo tempo Amadio.
Nella stagione in corso il talento cussino è partito in panchina. «Per me – spiega il giovane – era già significativo esserci e fare parte del gruppo in un campionato così importante. La voglia di andare in campo era molta e in allenamento mi sono sempre impegnato al massimo, come tutti i miei compagni, per avere una chance». Nelle prime cinque gare Spaliviero è entrato nel secondo tempo, poi anche complice l’infortunio di Bandieri e lo spostamento in seconda linea di capitan Merlino, ha giocato dal primo minuto con la maglia numero 7 contro l’Amatori Capoterra e da quel momento ha sempre mantenuto il posto, con la sola eccezione della trasferta di Badia. «Al debutto ero molto emozionato – ricorda il terza linea cussino – e sentivo un po’ il timore di sbagliare. Avvertivo però anche la disponibilità dei compagni a sostenermi in ogni momento e questo ha reso tutto più facile. Per fortuna siamo una squadra molto unita e c’è sempre qualcuno che ti stimola a tenere duro nei momenti di difficoltà. Pur essendo un po’ agitato, ho cercato di svolgere al meglio il compito, concentrandomi sui miei punti forti, senza voler strafare».
Nonostante sia alto “solo” 178 centimetri e pesi 80 kg, Umberto è molto bravo in fase difensiva e placca come un toro anche avversari che rispetto a lui sono autentici colossi. «Ho acquisito una buona tecnica in quella fase di gioco e poi, essendo piccolino, mi riesce più facile rimanere basso piegando le gambe. Non ho mai paura di andare all’impatto con atleti che sono fisicamente molto più massicci di me, opponendomi alla loro corsa». Il cussino sta invece lavorando per progredire negli aspetti in cui è carente, soprattutto in attacco:«Stiamo curando la manualità, partendo dalla base dei passaggi, cercando di avere la giusta tempistica rispetto al movimento dei compagni. Sto cercando di migliorare il mio movimento in fase di sostegno, per essere sull’azione e risultare sempre utile ai miei compagni e per avere una buona lettura di gioco e anticipare le linee di corsa».
Il Capoterra in casa quest’anno ha sempre lottato e ceduto in modo chiaro solo al Prato Sesto (39-49), pagando alcune assenze importanti. Anche le prime della classe hanno penato sul campo dei sardi: il Valsugana si è imposto per 18-17, il Vicenza per 18-15 e il Badia ha pareggiato per 16-16. Proprio dopo la sconfitta contro i vicentini, la compagine guidata dall’allenatore-giocatore Juan Manuel Queirolo ha ottenuto due successi su Benevento (27-23) e Prato Sesto (14-13) e pare essersi tirata fuori dalla zona calda della classifica. All’andata finì 46-3 per i biancoblù, che, dopo l’8-3 del primo tempo, con piazzato e meta di Thomsen da una parte e punizione di Anversa dall’altra, dilagarono nella ripresa con una meta tecnica e le altre realizzazioni di Bestetti, Ursache, Civita, Nicita e Sebastiano Lo Greco e quattro trasformazioni di Thomsen. Rispetto a quel match i cagliaritani hanno infoltito i ranghi in prima linea, ingaggiando il pilone inglese Jack Madge e il tallonatore Stefano Codo.
I precedenti in Sardegna fra le due squadre sono soltanto due e i cussini se li sono aggiudicati per 17-15 e 15-13. C’è da scommettere che anche la sfida di domenica sarà sul filo del rasoio. Contro uno specialista al calcio come Marco Anversa, sarà fondamentale per gli ospiti mantenere un’adeguata disciplina. «In un campionato come questo – afferma Spaliviero – non esistono partite agevoli. Andremo in campo con l’idea di dare il massimo e di vincere. Una delle prime due posizioni è ancora a portata di mano e vogliamo fare il possibile per raggiungerla. Per quanto mi riguarda, so che ogni settimana siamo tutti sotto esame e mi impegnerò allo spasimo per continuare a giocare da titolare».
Il weekend cussino sarà molto affollato.  Sabato le tre Under 14 affronteranno  alle 15,30 all’Albonico l’Acqui Terme e alle 16,30 in trasferta lo Stade Valdotain e l’Ivrea. Alle 16,30 l’Under 16 territoriale riceverà l’Acqui. Domenica alle 11,30 l’Under 18 territoriale dovrebbe far visita al Cuneo Pedona e alle 12,30 l’Under 16 Elite e l’Under 18 Elite saranno ospiti del Rovato e dell’Union Rugby. Alle 14,30 le ragazze della serie A torneranno in campo in casa delle sei volte campionesse d’Italia del Riviera del Brenta e in serie C a Grugliasco la cadetta cussina incontrerà il Sant’Andrea Vercelli e l’Amatori Torino lo Stade Valdotain.

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