La FIR chiede pari trattamento economico con la Scozia. E la stampa inglese già scrive: se non firma l’Italia può restare fuori dalle coppe
Il nodo che sta rimandando da mercoledì scorso la firma degli accordi già raggiunti sulle nuove coppe europee – con il conseguente annuncio ufficiale – è tutto italiano. Come fa infatti sapere nel dettaglio la Gazzetta dello Sport le quattro federazioni celtiche si divideranno 20 milioni di sterline di contributi nella prossima stagione, soldi che però non sono divisi equamente: 5 milioni e 100mila vanno a Galles, Irlanda e Scozia e 4 milioni e 700mila all’Italia. La FIR non discute il contributo a WRU e IRFU, hanno quattro squadre ognuna, ma quello alla controparte scozzese, che come l’Italia ha due franchigie nel torneo celtico. Gavazzi chiede gli stessi soldi che vengono dati alla SRU, fino ad allora nessuna firma e coppe europee “bloccate”.
Ma quanto sarà tollerata la posizione italiana? Su ESPN già si legge che “If they cannot agree terms for the new structure then they risk being left out in the cold which would be calamitous for Italian rugby”. Ovvero che se non firma l’Italia potrebbe essere esclusa dai nuovi tornei…
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.