Non solo tecnica: il fiume che ci divide dall’Europa si chiama intensità

La capacità di gestire la tensione e la ricerca del risultato: i quarti di finale di Heineken Cup hanno evidenziato un nostro limite

ph. Paul Childs/Action Images

C’è sicuramente il gap tecnico, che è evidente, ma il fine settimana di quarti di finale di coppe europee appena concluso ha messo in rilievo un gap mentale che probabilmente è ancora più ampio. I soggetti in questione sono i principali club europei e le nostre squadre celtiche. Nulla di nuovo in realtà: la differenza di cui parliamo è nota ed era evidente già nella fase a gironi dell’Heineken Cup (0 punti, 12 ko in altrettante partite, 412 punti subiti a fronte di 74 fatti sono lo score complessivo di quest’anno di Zebre e  Benetton Treviso nella principale competizione europea), ma diventa plastica e – se possibile – sale ancora di livello se riguardiamo le partite di sabato e domenica.
Partite magari non spettacolari se teniamo presente il piano del gioco puro: di grande livello sì, ma non scintillanti. Quello che però è stato il denominatore comune delle quattro gare di Limerick, Clermont, Belfast e Tolone è stata l’intensità, a livelli pazzeschi ovunque praticamente per l’intera durata delle singole partite. Una capacità di gestire la tensione e la ricerca del risultato che noi – purtroppo – ancora non sappiamo quasi dove stia di casa (nemmeno con la nazionale). Va detto che Clermont, Tolosa, Munster, Tolone e le altre sono abituate a giocare a certi livelli, per certi palcoscenici e per certi risultati. Non solo le squadre, i tecnici e i giocatori, ma anche le stesse società: sono ambienti dove quell’aria si respira da tempo. E la cosa ovviamente pesa molto. 
Ci sono stati tanti errori ed imprecisioni, anche da parte di formazioni e giocatori che poco ci hanno abituato in questo senso, ma è il rovescio della medaglia di quella intensità di cui sopra.
Probabilmente le migliori Zebre e soprattutto il miglior Benetton Treviso non avrebbero sfigurato nei quarti di finale di Challenge Cup. Magari avrebbero perso (probabile) ma avrebbero potuto dire la loro. L’Heineken Cup invece è un altro pianeta, per ora lontanissimo. Per ora.

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