Inizia il suo iter parlamentare una riforma che imporrebbe a tutte le federazioni sportive limiti ben precisi per le candidature
Per il momento è un disegno di legge, ma se dovesse concretizzarsi sarebbe una rivoluzione per lo sport italiano. Una rivoluzione che lo avvicinerebbe alle altre realtà europee e non solo, quelle più avanzate almeno. Raffaele Ranucci del PD ha presentato un disegno di legge che impone il vincolo dei due mandati per i presidenti di tutte le federazioni sportive, e a cascata quindi anche tutte le organizzazioni locali. Nessuno potrà candidarsi e governare una disciplina per più di due volte. A darne ampio risalto oggi è il Corriere dello Sport.
In questi giorni verrà sentito in Commissione Cultura al Senato il presidente del Coni, Giovanni Malagò su una iniziativa che vede finalmente partire il suo iter dopo essere stata inizialmente depositata nel 2008. Casi come quello di Primo Nebiolo (atletica leggera) o Giancarlo Dondi (rugby), presidenti rimasti in carica per oltre 15 anni non sarebbero più previsti.
Una norma sensata che impedirebbe la nascita di veri e propri regni che col tempo inevitabilmente portano all’autoconservazione fine a sé stessa. E due mandati sono un vincolo di tempo più che accettabile per mettere in pratica i programmi con cui si è stati eletti.
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