Terza posizione a pari merito con i Lions Livorno che passano ai play off per il vantaggio sugli scontri diretti
Si chiude il campionato di serie C con una bella vittoria biancorossa a Prato contro gli Amatori. 5 punti per la classifica, unico risultato che poteva far sperare ad una terza posizione di accesso ai play-off. E così è stato, quello che si doveva fare è stato fatto ma c’era da tenere in considerazione anche il risultato con il Valdisieve della Lions Amaranto concorrente diretta alla terza posizione e in vantaggio sui fiorentini negli scontri diretti. I labronici non si sono fatti scappare l’occasione e con 5 punti si sono aggiudicati il passaggio alle fasi finali. Argomento chiuso, ma l’ultima partita di campionato è anche stata indicativa del positivo excursus della squadra da inizio stagione. Buono il progetto sportivo della Società su questo gruppo, a cui ha messo a disposizione uno staff di livello composto da tre tecnici come Cerchi, Morace e Lo Valvo, ognuno con specifiche competenze, e dal team manager Iandelliche non ha mai mancato di dimostrare la sua professionalità. Quindi volume e qualità di gioco domenica, come raramente si vede in serie C, anche su ammissione del tecnico prateseGuastini. Ancora tanti errori ma tante anche le iniziative positive (in evidenza Portaccio) supportate da giuste scelte tattiche, cosa in cui a settembre si era più carenti. Si è arrivati anche ad una discreta fluidità di gioco indice di coesione tra i reparti. Un bel traguardo per una rosa come questa non costruita “a tavolino” che ha lo scopo di creare un serbatoio per la prima squadra. Da segnalare il rientro in attività di Lo Valvo che indossa di nuovo la maglia biancorossa dopo vari anni di assenza dai campi di gioco.
Primi minuti del secondo tempo di contenimento per i ragazzi di Cerchi Morace e Lo Valvo, che una volta riacquisita la parità numerica si riversano di nuovo in attacco. Da un placcaggio in ritardo su Lo Valvo si sviluppa la fase offensiva nei 22 avversari che porta alla mischia finalizzata da Cecchi con una meta dopo un’apertura sul lato chiuso per lo 0 a 15. Qualche errore di troppo impedisce in questa fase ai gigliati di incrementare ulteriormente il vantaggio. È intorno al 20’ che riprendono con incisività le folate offensive dei cadetti di Aeroporto Firenze, ed è Guariento a superare per la quarta volta la linea meta pratese per lo 0 a 20 ed il punto bonus offensivo. Dopo pochi minuti una serie di ripartenze raccogli e vai del pack biancorosso permettono a Cecconi di incrementare ancora il punteggio. Rimangono gli ultimi minuti, di superiorità numerica gigliata per il giallo a Bellini, a concludere il crescendo fiorentino che con la meta di Favilli allo scadere porta a chiudere l’incontro sullo 0 a 32.
Cominciando da quest’ultimi che, agli ordini di Giovanni Casilli, si sono ritrovati nella insolita situazione di giocare due sole partite ufficiali, ma consecutivamente e della durata di ben trenta minuti l’una (due tempi di quindici, in pratica un’ora di gioco filata); oltretutto con l’ulteriore difficoltà di non poter effettuare che pochi cambi a causa del numero ridotto di giocatori partecipanti. La squadra raccoglie poco in termini di risultati ma molto in quelli dell’esperienza maturata in campo, dove dimostra di impegnarsi totalmente nelle due gare con Gispi Prato e Sesto Rugby.
Da Seano giungono resoconti secondo i quali malgrado la grande stanchezza che invade i giovani biancorossi al termine della seconda, dura partita, coi pari età sestesi, c’è ancora la voglia di confrontarsi in un ulteriore match amichevole assieme al Rosignano dove vengon sparate proprio tutte le ultime cartucce d’energia!
Nel frattempo una bella selezione capeggiata da Marco Magini e accompagnata dai genitori si ritrovava al Padovani alle 5.45 con le altre Under 8 e 10 dove, a bordo di due pullman, partiva alla volta del Torneo organizzato a Parma dagli Amatori.
Quello di Parma è un gigantesco happening con oltre 1800 atleti che si svolge nella ‘cittadella’ degli Amatori dove, oltre al bello stadio delle Zebre, si sprecano i campi da gioco in erba e in terreno sintetico; ne abbiamo contati per lo meno sei oltre agli spazi per gli allenamenti: una roba da non credere per Società come la nostra costrette a utilizzare intensamente il solito ‘fazzoletto di terra’ di cui dispone. E non solo una dimostrazione della forza di certe realtà, ma anche del grande potenziale espresso dal nostro sport nei luoghi in cui esso sia fornito di adeguate strutture…
Mentre facciamo tali riflessioni ci si ritrova a gareggiare nel primo dei sei gironi dove, oltre ai padroni di casa degli Amatori, c’é il Genova Rugby e le Formiche di Pesaro. Malgrado un’ottima partenza, la forza dei locali e una certa pressione ambientale ci dicono che il primo posto resterà una chimera; poco male, anche considerando le ottime partite con i marchigiani nettamente battuti, e coi liguri. Particolarmente intensa questa gara, finita col poco usuale punteggio di 0-0, nella quale i grandi sforzi dei ragazzi non vengono premiati con la gioia di una meta (in questo i tempi unici di soli otto minuti non aiutano a trovare la necessaria continuità di rendimento e ad esprimere tutta la forza della compagine fiorentina).
Cambiato il campo si vanno a incontrare il Petrarca Padova e la Lazio nelle semifinali. Qua emergono certe tipicità della squadra biancorossa, da sempre capace di grandi imprese come di autentiche debacle; mentre coi veneti recentemente incontrati a Prato non c’é quasi partita e ancora una volta la supremazia dei ‘tuttineri’ appare certa, con la Lazio si assiste alla più bella partita del Torneo dei fiorentini: loro sono forti, ma Firenze dimostra di sapersi difendere con grande ordine e contrattaccare. Il risultato di 1-1 è in bilico fino all’ultimo secondo quando in una mischia i laziali schiacciano in una azione da prova televisiva; peccato, la delusione è molto forte e si manifesterà nell’ultima partita col Nuova Rugby Roma per la finale per l’undicesimo posto. I ragazzi hanno mentalmente già abbandonato il Torneo e lasciano totalmente campo alle azioni dei bianconeri romani.
Da segnalare che la Lazio con cui i ragazzi di Aeroporto Firenze hanno giocato alla pari sconfigge il Petrarca Padova e si classifica in una delle migliori posizioni. Questo a proposito dei famosi alti e bassi di cui sopra, ma non per dare un senso negativo alle prestazioni che sono comunque frutto di un grande impegno e di una forte passione per il Rugby, quanto piuttosto per spiegare che il giorno in cui la squadra prenderà coscienza del proprio valore sarà certamente destinata a una bella continuità di rendimento…
Concludendo, facciamo un grande saluto al ‘veterano’ della squadra Guido Nannini, che da Parma è tornato con un polso fratturato: auguri di pronta guarigione, mitico Guidone, rimettiti presto e torna più forte che mai!
Aeroporto Firenze Rugby U12 Concentramento Seano: BOVO, DELLA LUNGA, DONATI, FERRARI, IERVESE, INNOCENTI, LO GAGLIO F, LO GAGLIO P., MARTELLI, MATTEUCCI, MECONI, MELUCCI, MOROZZI, NIDIACI, ZAMBELLI.
Aeroporto Firenze Rugby U12 Torneo Amatori Parma: BECATTINI, BROGI G, CHERICI, CONTI, DIANI R., FAINI, FERRAZZA, FICOZZI, FRANGINI, GIANNARDI, GREMIGNI, HILL, LIANI, NANNINI, PEDANI, PICCOLI, TUCI.
Risultati Torneo:
Aeroporto Firenze – Amatori Parma: 1-4
Aeroporto Firenze – Formiche Pesaro: 5-0
Aeroporto Firenze – Genova Rugby: 0-0
Aeroporto Firenze – Petrarca Padova: 0-4
Aeroporto Firenze – Lazio: 1-2
Aeroporto Firenze – Nuova Rugby Roma: 0-8
La vittoria dei giovani gigliati è uno splendido risultato costruito con la solidità della mischia, l’esplosività dei trequarti e soprattutto con il contributo di tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa bella avventura e che avvicendandosi in campo hanno sempre mantenuto altissimo il livello del gioco, dando vita anche a giocate di pregevole fattura.
La manifestazione si è svolta nelle giornate di giovedì 17 e venerdì 18 aprile ed ha coinvolto, nelle rispettive categorie, formazioni Under 14, Under 16, Under 18 ed ha avuto anche una versione al femminile.
Insieme all’Under 16 gigliata hanno preso parte al torneo le formazioni di Città di Castello, Legio Picena, Mantova, Sambuceto e naturalmente la franchigia dei padroni di casa del Romagna.
Negli incontri della prima giornata, finalizzati alla composizione dei gironi definitivi, i ragazzi del Firenze affrontano prima il Mantova e poi il Sambuceto. Nel primo match i toscani superano i lombardi per 42 a 5, grazie alle mete di Dragoni, Magnelli, Bartoli (2), Loreto e Battaglia, tutte trasformate da Dragoni.
Analoga sorte tocca agli abruzzesi del Sambuceto, sconfitti con il punteggio di 33 a 0, con mete di Vanoli (2), Bartoli (2) e Gentili e quattro trasformazioni di Dragoni.
Il venerdì si gioca per la conquista del trofeo e Firenze affronta nel match di apertura la rappresentativa romagnola. La partita, disputata su un tempo unico di 15 minuti, è tirata perché entrambe le formazioni sanno che da questo confronto si può decidere l’accesso alla finalissima. I biancorossi mettono in atto una netta prevalenza territoriale, che non riescono a concretizzare fino al 12′ quando Venturi trova la via della meta per il 5-0 definitivo. L’ultimo scoglio verso la finale resta il Mantova, che è già stato superato il giorno precedente e che esce ancora sconfitto per 26 a 0, grazie alle segnature di Battaglia, Cavaciocchi, Vanoli e Magnelli ed alle tre trasformazioni di Dragoni.
La finalissima vede i fiorentini contrapposti al Città di Castello, formazione rafforzata per l’occasione con alcuni dei migliori elementi del rugby umbro, ma oggi “non ce n’è per nessuno”: pronti via e nel giro di tre minuti il Firenze piazza un “uno-due” con Vanoli e Battaglia che demolisce il morale dell’avversario. Seguono le mete di Vanoli, Silei, ancora Battaglia ed infine Mascalchi, che insieme alle tre trasformazioni ed un calcio piazzato di Dragoni portano a 39 a 0 il punteggio finale nel giro di 20 minuti. Con il fischio finale esplode la gioia dei ragazzi del Firenze che, dopo aver ricevuto e reso onore all’avversario con un bel corridoio, danno sfogo al loro canto di vittoria verso la tribuna.
Questi i nomi dei protagonisti, guidati da Aldo di Francescantonio:
Gian Lorenzo Almansi, Federico Bacci, Niccolò Bartoli, Michele Battaglia, Leonardo Botti, Edoardo Bucciantini, Cosimo Caroti, Omar Cavaciocchi Bechi, Filippo Dragoni, Diego Elegi, Francesco Fissi, Leonardo Gasparri, Samoa Gentili, Tommaso Lo Castro, Giulio Loreto, Filippo Magnelli, Yoseph Mascalchi, Lorenzo Mechi, Hakim Merzoug, Andrea Nardoni, Pavone Oleksiy, Tommaso Silei, Andrea Tarchi, Marco Vanoli, Duccio Venturi.
Come da regolamento del Torneo, Sorrentino e Falleri si presentano sul bell’impianto cesenate con una squadra formata da venticinque elementi, per disputare un quadrangolare che li oppone alla Selezione Marche, alla Selezione Romagna e alla Selezione Bolognese. Due tempi di 35’ ciascuno, cambi liberi ma con l’obbligo di far giocare tutti i convocati. Un buon test di avvicinamento alla fase decisiva della stagione contro formazioni che promettono buon livello tecnico. La prima partita oppone i gigliati alla Selezione Marche ed è un confronto senza molta storia: ritmo elevato, maggior consistenza fisica, tecnica e tattica fanno sì che il gioco sia sempre saldamente in mano ai biancorossi – per i marchigiani solo un tentativo di andare a punti con una punizione, sbagliata – e che il punteggio si dilati abbastanza rapidamente verso il 31-0 finale. Mete di Alberto Bottacci, Vieri Caneschi, Tommaso Cini, Clemente Zileri e Andrea Cervellati, tre le trasformazioni messe a segno da Marco Logi.
La seconda partita – finale primo/secondo posto – si gioca contro la Selezione Romagna, che ha sconfitto in precedenza la Selezione Bolognese, ed è impegno tutt’altro che facile, anche perché l’agio con cui Firenze ha vinto nella sfida precedente ha determinato un certo calo di tensione. Qualche errore di troppo e un avversario davvero molto aggressivo e fisicamente prestante porta addirittura i fiorentini a dover rincorrere, dopo una meta subita al nono minuto, non trasformata. Ci vuole impegno e determinazione, ma anche pazienza, ordine e gioco di squadra, mentre la prima reazione fiorentina si affida fin troppo alle iniziative personali. Poi il credo tecnico dei fiorentini viene finalmente recitato a dovere, la pressione si alza, il ritmo cresce ed i romagnoli non possono che cercare di contenere l’ordinato e metodico assalto alla propria area di meta. E’ al ventitreesimo minuto che Zileri finalizza una bella continuità di attacco riuscendo a bucare la linea difensiva avversaria per schiacciare l’ovale in meta. Logi è concentratissimo e la sua trasformazione vale un importante quanto esiguo vantaggio. Gli ultimi minuti di gara sono tuttavia giocati ancora nella metà campo avversaria e solo delle sbavature impediscono a fiorentini di incrementare il vantaggio. Liberatorio il fischio finale dell’arbitro che decreta, sul definitivo punteggio di 7-5, la vittoria di Aeroporto Firenze Rugby e scatena la gioia dei biancorossi.
Bello ed originale il trofeo che l’organizzazione consegna nelle mani di Pietro Gusso e Andrea Sotgiu, aggregati a Cesena per sostenere i compagni e sostenuti a loro volta dal generoso gesto di Capitan Cini e della squadra intera di delegare proprio loro a ricevere il premio. Molta soddisfazione per i tecnici: buona difesa, buona la capacità di innalzare il ritmo e di dare continuità diretta alle azioni d’attacco. E’ questo il mantra tecnico predicato dall’inizio della stagione ed è confortante che i ragazzi lo sappiano ben declinare nell’interpretazione del loro rugby.
Formazione di Aeroporto Firenze Rugby: Sguerzo, Zileri, Fabbri, Casini, Panerai, Stellini, Bartolini, Kapaj, Di Donna, Sacchi, Di Donna, Cini, Burattin, Matteoni, Rovini, Cervellati Andrea, Caneschi Corso, Caneschi Vieri, Ismaili, Ciullini, Santi, Elegi, Logi, Landini, Santoni Pietro.
Tecnici: Peppe Sorrentino e Marco Falleri
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