Si pensa di chiedere aiuto anche alla FIR ma la situazione sembra davvero complicata. Con prospettive funeste
Che la riunione di ieri sera non sarebbe stata determinante già lo si sapeva, però è servita a prendere atto della situazione sul tavolo delle trattative. Che non è affatto rosea, anzi. Le distanze tra il patron Melegari, che vuole passare la mano, e l’associazione Rugby Viadana 1970 sono di quelle importanti: il gruppo di tifosi e appassionati che vorrebbe rilavare società e titolo sportivo con una public company hanno grande volontà ma la raccolta fondi non ha finora dato gli esiti sperati: «C’è poco da dire – dice a La Gazzetta di Mantova l’assessore regionale Gianni Fava, coinvolto in prima persona nel tentativo di salvataggio – la crisi ha ripercussioni pesanti anche sulla realtà viadanese e le forze per accordarci con Melegari mancano in modo pieno».
L’intenzione da parte del consorzio sarebbe quello di mantenere in campo l’attuale patron, magari solo sotto forma di sponsorizzazione, ma si pensa anche a una richiesta d’aiuto alla FIR. E lo spettro è quello della ripartenza dalla C2 con le sole squadre giovanile, ipotesi più volte fatta presente anche ieri sera.
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