Rovigo va subito sul 17 a 0 poi subisce la rimonta tra infortunati, cartellini gialli e un espulso: finisce 26-17
C’è che dopo 12 minuti Rovigo è avanti di 17 punti a zero del Calvisano. Alzi la mano chi si aspettava una partenza del genere per la finale del campionato d’Eccellenza, con i primi tre punti per i padroni di casa che arrivano praticamente al quarto d’ora. Cinque minuti dopo è ancora Haimona a marcare tre punti che accorciano il gap dei bresciani, padroni di casa che sembrano riprendersi dopo i primi terribili minuti.
La difesa di Rovigo è comunque aggressiva e perfomante e non consente ai padroni di casa di giocare come sa, anche se in mischia sono i lombardi ad avere la meglio. Partita ruvida, che diventa spezzettata e piuttosto nervosa e apoco dopo la mezz’ora ne fanno le spese Quaglio e Lovotti che si beccano un giallo per reciproche scorrettezze.
Al 36′ nuovo piazzato di Haimona che porta il risultato sul 9-17, risponde qualche minuto dopo Bergamasco ma il suo calcio non è preciso. Il primo tempo si chiude qui.
L’inizio dei secondi 40 minuti mostra un Calvisano volitivo che cerca di rimettere la partita sui giusti binari. Al 44′ cartellino giallo per Lubian che lascia Rovigo in inferiorità numerica, ma il peggio deve ancora venire: un minuto dopo Quaglio si becca il suo secondo personale cartellino giallo e viene quindi espulso. Rovigo rimane momentaneamente in 13 e Calvisano ne approfitta immediatamente ottenendo una meta tecnica: 16-17.
Al 52′ nuovo cartellino giallo per Rovigo ai danni di Simone Ragusi che effettua uno spear tackle evitabile e lascia per qualche minuto in 12 la sua squadra.
Le tegole su Rovigo non finiscono: dopo Ngawini anche Basson è costretto a lasciare il campo per infortunio. Al 57′ Haimona ha la possibilità di portare in vantaggio per la prima volta i padroni di casa ma sbaglia una punizione molto facile. Rovigo difende con le unghie e con i denti e Calvisano non riesce ad approfittare della superiorità numerica.
I rossoblu con il passare dei minuti sembrano uscire da quell’inizio di secondo tempo da incubo che ha caratterizzato la loro gara e sembrano sicuri e determinati. Al 29′ tentativo di Ragusi dalla lunga distanza che non centra i pali.
Al 33′ il Calvisano spezza la gara e ottiene la sua seconda meta tecnica con una maul avanzante e va per la prima volta in vantaggio: 23 a 17. Al 38′ Griffen non sbaglia (aiutato anche da un palo) e porta il risultato sul 26 a 17 definitivo: Calvisano campione d’Italia, Rovigo che deve ancora rimandare la festa.
Cammi Calvisano: De Jager; Canavosio, Vilk, Castello, Visentin; Haimona, Griffen (cap); Steyn, Zdrilich, Belardo; Hehea, Cavalieri; Costanzo, Ferraro, Lovotti
a disposizione: Panico, Beccaris, Gavazzi, Andreotti, Violi M., chiesa, Bergamo, Romano
Vea-FemiCZ Rovigo: Basson; Ragusi, Bergamasco, McCann, Ngawini; Rodriguez, Frati M.; De Marchi, Lubian E., Ruffolo; Montauriol, Ferro; Roan, Mahoney (cap), Quaglio
a disposizione: Gatto, Borsi, Pozzi, Boggiani/Maran, Folla, Fratini, Menon, Bortolussi S.
Marcatori per Calvisano
Mete: meta tecnica (49, 33)
Conversioni: Haimona (49, 34)
Punizioni: Haimona (14, 19, 36)
Marcatori per Rovigo
Mete: Ragusi (4), McCann (8)
Conversioni: Bergamasco (4, 9)
Punizioni: Basson (11)
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