Italia stanca, confusa e ancora sconfitta. Il Giappone ci batte 23-26

La squadra di Brunel è indisciplinata e sbaglia davvero tanto. La reazione arriva troppo tardi e chiudiamo la serie con tre ko

ph. Sebastiano Pessina

Jacques Brunel perde Masi nel prepartita per un problema alla schiena: dentro Garcia e Iannone in panchina.
Italia poco reattiva e poco aggressiva nei primi minuti, tutto il contrario dei padroni di casa che prendono immediatamente le misure, giocano veloci e al 5′ vanno subito in meta con Yamada che corre lungo l’out destro affondando come una lama  nel burro di una difesa italiana tutto tranne che irreprensibile. Goromaru trasforma e si va subito sul 7 a 0.
Due minuti più tardi Orquera mete una punizione tra i pali ma si continua a giocare nella metà campo azzurra con i nipponici che sembrano avere idee chiarissime in testa e poco prima del quarto d’ora mettono altri tre punti in cascina sfruttando l’indisciplina con il piede di Goromaru.
L’Italia finalmente si scuote, si rovescia nei 22 metri avversari e fa sentire chili, esperienza e una qualità che pur se se mostrata solo a sprazzi è nel complesso superiore e in pochi minuti ottiene una meta tecnica con cartellino giallo a Yamada: 10 a 10.
Giappone che perde la supremazioa vista nei primi minuti della partita ma che sa pungere e mettere in difficoltà la retroguardia azzurra e al 23′ c’è l’ennesimo fallo della nostra difesa e Goromaru non sbaglia: Giappone di nuovo avanti.
La Banda Brunel mostra maggiore voglia e una fisicità che i padroni di casa non hanno ma commette davvero tanti errori, molti dei quali evitabili e corrono troppi rischi. Al 36′ Orquera piazza una punizione al termine di un’azione in cui potevamo osare di più. Al 38′ Goromaru sbaglia un piazzato facile e il primo tempo si chiude sul 13 a 13.

 

La seconda frazione si apre sulla falsariga del primo: Italia che sbaglia molto e Giappone che sa far sfruttare al meglio le sue armi. Al 42′ punizione per i nipponici e cartellino giallo per Venditti, Goromaru non sbaglia e si va sul 16-13. Cinque minuti dopo i padroni di casa allungano con un altro piazzato del loro estremo che stavolta centra i pali da quasi 50 metri.
Italia stanca nella testa e nel fisico, che ha enorme difficoltà a costruire gioco e che va avanti a sprazzi dettati più dalla casualità del momento che non da una strategia vera e propria. Al 51′ Orquera riavvicina la squadra azzurra al Giappone con un piazzato importantissimo. Sta comunque di fatto che si gioca sostanzialmente solo nella nosra metà campo e al 60′, inevitabile, arriva la meritata seconda meta dei nostri avversari con Male Sa’u che penetra tra le maglie della nostra difesa al termine di una lunga azione a più fasi. Goromaru realizza e il Giappone va a +10: 26-16.
Brunel corre ai ripari e dà il via – in ritardo – a una girandola di cambi e quantomeno l’Italia al 65′ entra per la prima volta nei 22 metri avversari nel corso del secondo tempo, mostra una reazione e prova a giocare. Gli azzurri negli ultimi minuti mettono finalmente in difficoltà i giapponesi e al 75′ arriva la meta di Barbieri che riapre i giochi. Ma è troppo tardi e l’Italia ha fatto troppo poco: vittoria storica per il Giappone (23-26), ko pesantissimo per gli azzurri.

 

Giappone: 15 Ayumu Goromaru, 14 Akihito Yamada, 13 Male Sa’u, 12 Yu Tamura, 11 Kenki Fukuoka, 10 Harumichi Tatekawa, 9 Fumiaki Tanaka, 8 Ryu Koliniasi Holani, 7 Michael Leitch, 6 Justin Ives, 5 Luke Thompson, 4 Shoji Ito, 3 Kensuke Hatakeyama, 2 Shota Horie, 1 Masataka Mikami.
Riserve: 16 Hisateru Hirashima, 17 Takeshi Kizu, 18 Hiroshi Yamashita, 19 Shinya Makabe, 20 Hitoshi Ono, 21 Hendrik Tui, 22 Atsushi Hiwasa, 23 Toshiaki Hirosi.

 

Italia: 15 Luke McLean, 14 Leonardo Sarto, 13 Michele Campagnaro, 12 Gonzalo Garcia, 11 Giovambattista Venditti, 10 Luciano Orquera, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Mauro Bergamasco, 6 Joshua Furno, 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys (capitano), 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Alberto De Marchi.
Riserve: 16 Manici, 17 De Marchi An., 18 Chistolini, 19 Fuser, 20 Vosawai, 21 Palazzani, 22 Allan, 23 Iannone

 

Marcatori per il Giappone
Mete: Yamada (5), Male Sa’u (60)
Conversioni: Goromaru (6, 61)
Punizioni: Goromaru (14, 23, 43, 48)

 

Marcatori per l’Italia
Mete: meta tecnica (17), Barbieri (75)
Conversioni: Orquera (18, 76)
Punizioni: Orquera (8, 36, 51)

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