La percentuale di vittorie delle squadre SANZAR è altissima, e il trand negli ultimi anni si conferma. Il gap si allarga sempre più?
E’ un bel quadro quello che Huw Richards propone in un corposo articolo apparso sul portale Espn Scrum. Il succo sta tutto in alcuni dati molto semplici: Sudafrica-Scozia, incontro vinto dagli Springboks e che ha chiuso il giugno internazionale, è stato il match numero 97 dall’inizio del 2008 tra le nazionali del SANZAR e le squadre del vecchio Cinque Nazioni. Il risultato complessivo è abbastanza impietoso: 82 vittorie per le nazioni SANZAR, due pareggi e 13 vittorie per le europee. Prendendo solo il periodo post Coppa del Mondo 2011, il bilancio degli incroci tra le cinque regine europee e le tre regine del Sud dice 37 vittorie per l’Emisfero Sud contro le appena 4 del Nord. Se invece andiamo indietro nel tempo, gli anni dal 2001 al 2007 dicono 28 vittorie delle europee su 101 incontri complessivi, mentre dal 1994 al 2000 il bilancio è di 56 vittorie del Sud su 74 incontri. Quindi, conclude Richards, è un errore pensare che il gap tra i due emisferi si stia chiudendo, anzi, e queste statistiche lo confermerebbero in maniera abbastanza eloquente.
Poco da dire, le cifre parlano chiaro ed è difficile dire qualcosa di universalmente valido per spiegarle. Il rugby è uno sport che cambia tanto e velocemente, e queste statistiche dimostrano che le squadre dell’Emisfero Sud sono quelle che probabilmente meglio si adattano a questi cambiamenti strutturali al gioco. Un altro discorso potrebbe coinvolgere le finestre internazionali, attualmente fissate a giugno e novembre. Nel primo caso i giocatori europei vengono da una stagione lunga ed estenuante tra campionato, coppe e Sei Nazioni, al termine della quale affrontano impegnativi tour nell’Emisfero Sud; nel secondo sono ad inizio stagione e forse non ancora pienamente a regime, mentre i giocatori sudafricani, neozelandesi e australiani sono sì a fine stagione (Super Rugby , Championship, ITM e Currie Cup), ma verosimilmente non tanto logorati quanto gli europei a giugno.
E voi che ne pensate? Quali i motivi per spiegare questo divario?
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