Il ct del Galles interviene di persona nella diatriba che sta spaccando quel movimento. E ottiene un risultato
Passo avanti nella ricomposizione della complessa vicenda che sta separando la federazione gallese e le quattro franchigie celtiche. Il merito stavolta ha un nome e un cognome, quello di Warren Gatland, il ct della nazionale in maglia rossa che sa benissimo che lo stato attuale delle cose non è certo un buon viatico per affrontare l’anno che precede la RWC, tanto più se al torneo iridato ti ritrovi nello stesso girone di Inghilterra e Australia…
Le Regions volevano avere la possibilità di schierare – anche dal primo minuto – 10 stranieri, cifra considerata eccessiva e spropositata da parte della WRU. In effetti…
Gatland si è seduto al tavolo ed è riuscito a strappare un compromesso: 8 stranieri al massimo in campo tra cui due eleggibili per la nazionale nel breve periodo.
Ospreys, Scarlets, Dragons e Blues hanno detto sì e un passo in più verso il nuovo Partecipation Agreement è stato fatto. La strada però non è ancora finita.
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