Il ct del Giappone dice la sua sul futuro del torneo senza mandarle a dire. E le ragioni non mancano…
D’accordo, è il ct del Giappone e sua mamma è nata nel paese del Sol Levante, ma la posizione di Eddie Jones su quale sia la scelta migliore per quale squadra debba prendere parte al nuovo Super Rugby a partire dal 2016 è difficilmente contestabile. Il tecnico si era già espresso in merito nelle scorse settimane e ora che per l’ultimo posto disponibile sono in corsa una squadra giapponese e una di Singapore non può che ribadire ancora con più forza la sua posizione: “Se parliamo di crescita del gioco la scelta non può che essere il Giappone. Singapore non ha storia rugbistica del tutto, non può essere quella la scelta, sarebbe una follia”.
Jones poi ribadisce: “Il Giappone è decimo nel ranking mondiale, il quarto paese al mondo per popolazione rugbistica, la terza potenza economica mondiale. In Giappone ci saranno i Mondiali del 2019. Però so che il prugby del professionismo ruota attorno ai soldi e i fattori economici hanno un peso”.
Secondo alcune indiscrezioni a spingere per la candidatura di Singapore ci sarebbe il Sudafrica, per quella giapponese l’Australia. Dal 2016 il Super Rugby passerà da 15 a 18 squadre grazie all’aggiunta di una franchigia argentina e dei sudafricani Southern Kings oltre – appunto – a una formzaione giapponese o di Singapore.
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