Continua il carnevale dell’anonimato. Stavolta nessuna accusa ma un vero e proprio ricorso. Che nessuno firma, nemmeno gli estensori
Una specie di tragicommedia all’italiana. Negli ultimi mesi si è spesso parlato del conflitto d’interessi di Alfredo Gavazzi, presidente FIR e proprietario del Calvisano. Non vogliamo tornare sull’argomento ma su un aspetto singolare che però tratteggia molto bene un atteggiamento molto italico, quello del “sono d’accordo con te ma vai avanti prima tu”. Qualcuno si è preso la briga di andare da un avvocato e buttare giù un ricorso che dove si chiede la decadenza dello stesso Gavazzi per incompatibilità, lo rivela oggi Il Gazzettino.
Chi l’ha scritto? Non si sa. Chi lo sta firmando? Pare nessuno, nemmeno gli estensori. Il conflitto d’interesse è un argomento serio, che andrebbe affrontato in maniera altrettanto seria e superando il contingente: ammesso e non concesso che la questione-Gavazzi lo configuri, si dovrebbe aprire un dibattito sul tema ed eventualmente bisognerebbe cercare di trovare delle misure che possano essere efficaci anche tra qualche anno, quando il presidente sarà il signor Rossi o il signor Verdi. Lo ripetiamo: una discussione seria, oggettiva e non partigiana. Qui invece si va avanti a colpi di documenti anonimi. Una farsa patetica.
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