Parole accomodanti ma dette con tono sprezzante. Una intervista che ridarà vigore alle polemiche
«Ho verificato la mia posizione 6-7 anni fa quando sono diventato vice presidente della Fir. Secondo il Coni è tutto in regola. La carica federale è compatibile con la proprietà di un club. È il mio caso. Mi ero ripromesso di cedere comunque le quote del Calvisano e del Rugby Brescia che possiedo, ma mi sono dimenticato di farlo. Lo farò, a Gianluigi Vaccari o a qualcun’altro, quando la vicenda del conflitto d’interessi sarà finita. Non prima, altrimenti sembra che abbia qualcosa da nascondere. Di avere il 20% del Calvisano non mi frega niente». Così parlò il presidente FIR Alfredo Gavazzi in una intervista pubblicata oggi su Il Gazzettino.
Parole che nelle intenzioni del numero uno del rugby federale dovrebbero mettere fine alle polemiche sul suo conflitto di interessi e che arrivano dopo la notizia di un “ricorso fantasma” pendente (“Se non hanno i soldi per presentare il ricorsi li do io i 300 euro che servono”, dice). Parole che però non lasciano certo trasparire un tono pacato, tutt’altro, e a voler mettere i puntini sulle “i” non è che la persona a cui eventualmente Gavazzi cederà le sue quote sia poi così terza.
Registriamo però le sue dichiarazioni, come quella su Roberto Zanovello, consigliere federale subentrato dopo la scomparsa di Roberto Besio ma dichiarato decaduto per incompatibilità: “Lo statuto federale non l’ho fatto io. Le regole sono quelle. Dicono che sei incompatibile se sei amministratore, non proprietario, sia nel club che in Fir. Zanovello è venuto a trovarsi in questa posizione”.
Infine una battuta sull’Eccellenza, con il presidente FIR che dice che a lui risulta che i Cavalieri Prato avrebbero regolarizzato la loro posizione e che dovrebbero farcela aiscriversi, ma che deciderà il Consiglio Federale. E i soldi che Mogliano deve ancora ricevere dalla finale di due stagioni fa? Risposta: “Quel debito non rientra negli obblighi d’iscrizione, ma sarà ugualmente pagato con una cessione di credito al primo contributo assegnato dalla Fir al club toscano”. In pratica paga la FIR.
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