Il giocatore dice di non pensare, per il momento, al Mondiale del prossimo anno. E che Rio 2016 lo stuzzica non poco
Il suo arrivo alle Zebre è statao “letto” come un passo importante verso il riavicinamento alla maglia azzurra, mai più indossata (sul campo) dopo i test-match 2012. In una intervista concessa a La Meta il trequarti preferisce non parlare del Mondiale (“Non ci penso, per ora voglio far bene alle Zebre”) ma preferisce dilungarsi sulla sua recente esperienza nella nazionale di rugby a 7 e di Olimpiadi: “Ho preso confidenza con la Nazionale azzurra Seven, un gruppo genuino, con tanta voglia di dire la propria, di arrivare ad alto livello anche con poche disponibilità. (…) A chi non piacerebbe partecipare alle Olimpiadi? Ho fatto i test con la Nazionale e come ha detto Orazio Arancio, non mi è stato regalato nulla. Ho dimostrato al Roma Seven di poter integrare il gruppo, ma per mancanza d’esperienza e automatismi sono rimasto fuori dalle convocazioni per il Gran Prix di Mosca. Questo ci sta. (…) Non mi pongo limiti, lavoro su me stesso e un pensierino ce lo faccio”.
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