Il coach francese in una lunga intervista approccia lo sport da una prospettiva più ampia
Educazione fisica, accademie e molto altro ancora. Jacques Brunel ha rilasciato un’intervista al Fatto nella quale tocca diversi punti. Prima si parla del rugby in generale, poi della carenza di educazione allo sport nei giovani italiani (“l’Italia è indietro, a scuola l’educazione fisica è un’ora di ricreazione”), e poi si tocca l’argomento Accademie e Centri di Formazione. A questo proposito afferma il coach degli Azzurri: “Le accademie hanno soltanto sei mesi di vita, bisogna saper aspettare. Non dimentichiamo che fino a pochi anni fa il rugby italiano era un mondo sommerso“. Infine, un accenno allo spirito di squadra “Non servono primedonne” e alla differenza tra atleti francesi e italiani (“gli italiani sono meno ubbidienti e non hanno la continuità e la capacità di concentrazione dei francesi”).
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