L’Italia e gli altri, un solco che nasce presto e che non sappiamo colmare

Secondo qualcuno fino ai 20 anni il nostro movimento è in linea con gli altri, il gap arriva dopo. Ma il campo dice un’altra cosa

ph. Alessandro Tessari

Qualche tempo fa il responsabile dell’area tecnica della FIR Franco Ascione in una intervista a AllRugby disse che, tutto sommato, fino a 18/19 anni i nostri ragazzi hanno un percorso formativo fisico e tecnico “in linea con le potenzialità e le possibilità del nostro movimento”, non poi così lontano da quello degli altri nostri partner europei. Insomma inglesi, francesi, gallesi, irlandesi e scozzesi. Il vero gap arriva intorno ai 20 anni quando negli altri movimenti i giovani continuano a crescere mentre da noi fanno fatica a trovare spazi nelle squadre di club.
Opinione legittima, discutibile come tutte le opinioni, ma cosa dice il campo? Guardando i risultati delle nostre nazionali giovanili quella del responsabile federale non sembrerebbe però così suffragata dai fatti: non mancano certo i risultati positivi, ma non c’è nessun tipo di continuità e la maggioranza delle vittorie arrivano ancora contro movimenti che ci sono tradizionalmente inferiori. Insomma, vinciamo contro statunitensi e uruguaiani, battiamo – magari a fatica – i georgiani e un po’ più spesso gli scozzesi, ma quando incontriamo Inghilterra, Francia e compagnia cantante il nostro score è molto più negativo.

 

Abbiamo dato una veloce scorsa ai risultati delle nazionali azzurre U20, la recente “selezione sperimentale” (che raccoglie atleti al secondo anno di frequenza presso l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” e reduci dall’ultimo Mondiale Juniores insieme ad altri atleti non facenti parte dell’Accademia ma che provengono dal percorso formativo federale. La selezione sperimentale U19 è formata da atleti selezionati per la stagione 2014/2015 per l’Accademia Nazionale e da giovani di potenziale interesse in vista del Junior World Championship 2015), Emergenti, U19, U18 e U17 degli ultimi mesi e su un totale di 33 gare le vittorie sono 11, i ko 21 e un pareggio. Se però limitiamo lo sguardo alle partite contro le squadre dei movimenti appartenenti al gruppo a cui facciamo parte da qualche anno (dall’ingresso nel Sei Nazioni, diciamo) il monte sconfitte cambia di pochissimo e scende a 19 mentre quello delle vittorie cala di oltre la metà e si ferma a 5. Il trend degli anni precedenti non è poi molto diverso.

 

L’U20, ad esempio, vince contro Fiji, Argentina e Scozia ma rimedia pesanti ko contro Francia, Inghilterra, Australia, Francia e Galles. Oppure gli Emergenti battono la Spagna ma perdono con i georgiani; l’U18 si impone contro i Pumitas U19 pochi giorni dopo aver subito un pesante ko contro gli stessi avversari, batte di poco la Georgia ma contro Francia, Irlanda e Scozia non c’è storia.
Atleti e tecnici lavorano duramente, nessuno lo mette minimamente in dubbio, su questi risultati pesano fattori tecnici, sociali (lo sport nella vita dei giovani di molti altri paesi è molto più presente, a partire dalle scuole) e di conseguenza anche fisici. Mettiamoci pure le giornate storte, che capitano a tutti, ma il gap con gli altri movimenti più importanti esiste prima dei 20 anni e pure dopo. Bisogna ripartire da qui, che se non battiamo inglesi, francesi, australiani e soci con le nazionali giovanili come possiamo superarli dopo?

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Selezione Italiana U18: vittoria straripante degli Azzurrini su Ireland U18 Clubs

A Paese la squadra di Paolo Grassi ottiene il successo anche nel secondo match con i pari età irlandesi

2 Novembre 2024 Rugby Azzurro / Nazionali giovanili
item-thumbnail

Italia, Quesada: “Gesi e Odogwu vicini alla convocazione. Fischetti in dubbio per l’Argentina, Lamb vedremo”

Il tecnico ha spiegato le sue convocazioni per le Autumn Nations Series, motivando le sue decisioni e parlando anche degli assenti

2 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Marco Zanon: “Dobbiamo consolidare la nostra identità di squadra”

Il trequarti azzurro ha parlato della prima settimana di allenamenti in vista del test match con i Pumas

1 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia U18, la formazione per il secondo test con l’Irlanda Clubs

A Paese il secondo test fra la rappresentativa azzurra e quella in verde, tre giorni dopo il precedente incontro

1 Novembre 2024 Rugby Azzurro / Nazionali giovanili
item-thumbnail

Selezione Italiana U18: la sfida con l’Irlanda Clubs è un successo

A Casale sul Sile arriva la prima vittoria nel doppio confronto con i pari età irlandesi

31 Ottobre 2024 Rugby Azzurro / Nazionali giovanili
item-thumbnail

Selezione Italia Under 18: la formazione per la partita con l’Irlanda U18 Clubs

Le scelte del capo allenatore Paolo Grassi per il match di Casale sul Sile

29 Ottobre 2024 Rugby Azzurro / Nazionali giovanili