Il director of rugby del suo nuovo club, gli Sharks di Sale, ha parole di grande stima per il trequarti. E per Alberto de Marchi.
Steve Diamond è l’uomo che lo ha voluto e che lo ha portato in Inghilterra, normale che parli bene di lui. Anzi, di loro. Perché il director of rugby degli Sharks di Sale si aspetta moltissimo da Luke McLean e da Alberto De Marchi, compagni di squadra prima a Treviso e oggi in Premiership. Ma nel lungo speciale che oggi The Rugby Paper dedica al campionato inglese che inizia il prossimo fine settimana il tecnico si sofferma a parlare a lungo praticamente solo di McLean. E qualcosa vorrà pure dire.
Per il trequarti azzurro nato a Townsville (Australia, la mamma è italiana) nel 1987 il manager inglese ha parole davvero importanti: “Luke è un estremo di grande classe, in Premiership sarà uno dei migliori nel suo ruolo – dice a The Rugby Paper – L’ho notato fin dal primo momento in cui ha iniziato a giocare in nazionale. Ha già 60 caps ed ha appena 27 anni, ha grande esperienza e lo dimostrerà in campo”. Diamond non si ferma qui: “E’ molto bravo con i palloni alti, forte quando attacca e capace di grandi accelerazioni e calcia come un mulo (il tecnico usa proprio questa espressione, ndr) quando c’è grande pressione”.
E Alberto De Marchi? Il settimanale britannico non riporta virgolettati di Diamond sulla prima linea ma scrive che il director of rugby “ama la sua voglia di lavorare e le sue qualità”. Tra meno di una settimana si inizia e per i due azzurri inizia il difficile.
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