Il giornalista americano era un appassionato e un giocatore. Trovava il tempo per la palla ovale anche quando si trovava in israele
Il nome di Steven Sotloff è diventato negli ultimi giorni particolarmente famoso: si tratta infatti del giornalista statunitense decapitato da un miliaziano dell’Isis e il cui video ha fatto – purtroppo – il giro del mondo.
Una storia orribile di cui parliamo perché lo sfortunato reporter non solo era un appassionato di rugby ma anche un giocatore: a farlo sapere è Emerson Lotzia Jr, suo compagno di stanza alla UCF (University of Centre Florida) di Orlando: “Steven – ha detto alla stampa locale – amava lo sport. Era tifoso dei Miami Heat e dei Miami Dolphins ma soprattutto era un appassionato di rugby: la prima estate in cui ci siamo conosciuti non faceva altro che parlare di rugby, diamine, non smetteva mai. Rugby e Miami Dolphins”.
Lotzia e Sotloff hanno poi giocato entrambi nella squadra dell’UCF. Passione, quella per la palla ovale, che Sotloff non ha abbandonato nemmeno quando il lavoro di inviato gli ha letteralmente occupato la vita e lo ha portato in Israele e dove appena poteva andava a giocare al Wingate Institute di Netanya, almeno fino aluglio 2013 come riporta il Times of Israel.
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