Per il ct campione del mondo “una o due sconfitte aiuterebbero la causa neozelandese” in chiave iridata. E difende Dan Carter
“Il record casalingo è salvo, ora occhi puntati al Rugby Championship e alla imbattibilità che dura da ben 21 partite. Eppure, una sconfitta non ci starebbe male. Meglio ora che tra 12 mesi”. Terminava così l’articolo sugli All Blacks scritto dalla nostra Melita Martorana dopo la vittoria dei tuttineri sul Sudafrica nell’ultimo turno di Rugby Championship.
Ora a darle man forte arriva nientemeno che Graham Henry, il ct che nel 2011 ha riportato il titolo mondiale nella terra dei Maori dopo 24 anni di attesa che alla stampa neozelandese ha detto che “una sconfitta, o anche due, prima della RWC aiuterebbe la causa degli All Blacks”.
Il tecnico ha poi “difeso” Dan Carter, visto che in Nuova Zelanda non sono pochi quelli che ormai vorrebbero titolare inamovibile Aaron Crude, a prescindere dallo stato di salute dell’apertura dei Crusaders: “Se Dan sta bene non ho dubbi, scelgo lui”.
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