Nella città ligure, che ospiterà a novembre Italia-Argentina, si parla di una possibile assicurazione definita “piuttosto onerosa”…
Il Corriere Mercantile di oggi pubblica un articolo sulle condizioni del campo del “Luigi Ferraris”, lo stadio genovese che domenica ha ospitato il derby di Serie A tra Genoa e Sampdoria e che a novembre sarà il palcoscenico di Italia-Argentina di rugby. Domenica sera, a fine gara, il capitano della Sampdoria Angelo Palombo ha detto che «su un campo del genere non si può giocare».
Il quotidiano genovese però oggi dice anche un’altra cosa, vi riportiamo lo stralcio integralmente:
II prossimo 15 novembre il “Ferraris” sarà teatro, in concomitanza con la sosta del campionato, di un test-match di rugby fra Italia e Argentina. Per quanto lo sport della palla ovale, in condizioni meteo ottimali, sia meno stressante per il manto erboso rispetto al calcio e una parziale rizollatura sia già stata programmata approfittando della sospensione del campionato, gli organizzatori stanno studiando un’assicurazione, peraltro piuttosto onerosa, nel caso dovessero essere arrecati danni ingenti. Un’eventualità, quest’ultima, che si verificherebbe con maggiori probabilità in caso di rovesci
Non si spiega chi dovrebbe accollarsi il costo dell’assicurazione (la FIR? Il Comune?) né chi ha proposto la cosa, anche se probabilmente si tratta del Consorzio Stadium, la società di privati che oggi gestisce lo stadio. E cioè la stessa che già cura (o dovrebbe curare?) anche il manto erboso che già oggi – a quanto pare – attira le critiche di chi lo utilizza. Calciatori, non rugbisti. Battuta: e se facessero un’assicurazione contro se stessi?
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