Classico derby: la squadra di Limerick si riscatta, vince nettamente e manda in crisi l’avversaria
DUBLINO – Non c’era in ballo la finale di Heineken cup ma questo 34-23 di Munster su Leinster all’Aviva Stadium di tracce ne lascerà un bel po’. Tanto per dare un’idea: Leinster non aveva mai perso all’Aviva o al Lansdowne road in Pro 12, 13 vittorie consecutive. Munster aveva perso le ultime cinque partite giocate a Dublino e dal 2011 aveva battuto Leinster una volta sola, ma a Limerick. Munster ha vinto giocando meglio, ma soprattutto evidenziando tutti i limiti fisici, tecnici e mentali che ha Leinster in questo momento e che le vittorie all’RDS avevano solo parzialmente nascosto. Parzialmente perché la prestazione di otto giorni prima aveva fatto capire che i blu per ora non ci sono proprio. Il punteggio finale è molto benevolo con Leinster, che avrebbe meritato una sconfitta ben più pesante.
Il colpo d’occhio dell’Aviva Stadium all’ingresso delle squadre non è esaltante. A occhio la stima di 38mila biglietti venduti comunicata alcuni giorni prima era approssimata per eccesso, e non di poco. Una sorpresa dell’ultimo secondo nella formazione di Leinster: Rob Kearney va in panchina, Madigan va al suo posto come estremo e Macken diventa il secondo centro insieme a D’Arcy.
Munster subito falloso, Madigan va in piazzola sulla sinistra e mette fra i pali. Anche Leinster ne commette subito uno mandando Keatley al calcio: palla più lontana ma più centrale. Al quinto è 3-3. Le prime emozioni sono causate da errori. Munster ne commette due in pochi secondi, concedendo una meta sui cinque metri per un passaggio alla mano errato che finisce nell’area di meta dei rossi. La mischia dei rossi collassa e Madigan calcia fra i pali da comoda posizione il 6-3 al 12′. Munster carica a testa bassa dalla destra e Leinster non regge fisicamente l’impatto. La meta non arriva per questione di centimetri. Stavolta la mischia sui cinque metri la concede Leinster che, come i rivali poco prima, fa collassare la mischia e concede il facile calcio del pareggio a quota 6. Nella carica esce per infortunio Fergus McFadden. Munster insiste e va in meta poco dopo con James Cronin in un’azione in cui è decisivo un offload di Hurley. Keatley non trasforma da posizione non difficile, comunque Munster è avanti 11-6 dopo il primo quarto di gioco. La mischia continua a essere un problema per Leinster. Da lì nasce la punizione del 14-6 al 25′. Munster sembra prendere fiducia col passare dei minuti, mentre Leinster commette molti errori ed è in netta difficoltà fisica. La cosa si ripete alla mezz’ora. Munster gioca semplicissimo: raccoglie e carica. Leinster concede 3/4 metri ogni volta dal punto d’incontro. Il risultato è la seconda meta, segnata fra i pali da Copeland (al debutto nel derby irlandese). Al 33′ Munster è avanti 21-6 e l’imbattibilità dell’Aviva in Pro 12 trema.
Leinster torna nella metà campo avversaria dopo molti minuti e conquista una punizione centrale dai 22 che permette a Madigan di muovere il punteggio: 9-21.
A quel punto Munster va alla giugulare: Gopperth sbaglia il tempo di un passaggio, Keatley lo intercetta, fa 60 metri di corsa e schiaccia fra i pali la meta che trasformata segna il 28-9 per Munster con cui si chiude il primo tempo. Per riassumere il primo tempo basta una parola: massacro.
Il secondo tempo inizia con tre minuti di mischia sulla metà campo vinta ancora da Munster, ma Keatley ciabatta malamente la punizione a lato. Due minuti e Munster è di nuovo nei cinque metri di Leinster: stavolta il Tmo annulla, la palla non è stata schiacciata. Munster controlla la partita e la reazione di Leinster è quasi inesistente. Neippure l’ingresso di Rob Kearney dà risultati. Al 59′ giallo a Damien Varley che, in netto fuorigoco, intercetta un passaggio.Al terzo minuto di superiorità numerica anche PJ Botha si prende un giallo,ora Munster è il 13 contro 15. A quel punto Leinster riesce a segnare con Darragh Fanning che approfitta delle maglie larghe della difesa della Red Army: 16-28 al 63′. Però è un fuoco di paglia perché Munster non ha difficoltà a tornare stabilmente nella metà campo avversaria, anche con meno due uomini. I rossi conquistano la punizione che Keatley trasforma per il 31-16. A quel punto quando mancano 13 minuti e il coach di Munster Foley fa uscire Ian Keatley, pensando di aver vinto. Leinster si scuote e ha la prima delle sue proverbiali fiammate agonistiche. Un carretto travolge Munster, si prende la meta tecnica e costringe Munster al terzo giallo, stavolta a Dave Foley: 31-23. La partita si riaccende, lo stadio prova a ruggire. Mancano quasi dieci minuti e il tempo ci sarebbe ma non per il Leinster di stasera. Ci pensa O’Mahony, al rientro dopo molti mesi, a conquistare la punizione che Hanrahan manda fra i pali rimandando Munster a +11. Munster si prende anche il quarto giallo a Conor Murray, ma ormai è tardi davvero. Munster vince, la Red Army festeggia e apre la crisi di Leinster.
Leinster: 15 Ian Madigan, 14 Fergus McFadden, 13 Brendan Macken, 12 Gordon D’Arcy, 11 Darragh Fanning, 10 Jimmy Gopperth, 9 Eoin Reddan, 8 Jamie Heaslip (capt), 7 Dominic Ryan, 6 Rhys Ruddock, 5 Mike McCarthy, 4 Devin Toner, 3 Mike Ross, 2 Sean Cronin, 1 Michael Bent.
Sostituti: 16 Bryan Byrne, 17 Edward Byrne, 18 Tadhg Furlong, 19 Kane Douglas, 20 Jack Conan, 21 Isaac Boss, 22 Mick McGrath, 23 Rob Kearney.
Mete: 63′ Fanning, 69′ meta tecnica
Trasformazioni: 64′ Madigan
Punizioni: 3′, 12′, 36′ Madigan
Munster: 15 Felix Jones (capt), 14 Andrew Conway, 13 Andrew Smith, 12 Denis Hurley, 11 Simon Zebo, 10 Ian Keatley, 9 Conor Murray, 8 Robin Copeland, 7 Tommy O’Donnell, 6 CJ Stander, 5 Paul O’Connell, 4 Dave Foley, 3 Stephen Archer, 2 Duncan Casey, 1 James Cronin.
Sostituti: 16 Damien Varley, 17 Dave Kilcoyne, 18 BJ Botha, 19 Billy Holland, 20 Peter O’Mahony, 21 Duncan Williams, 22 JJ Hanrahan, 23 Gerhard van den Heever.
Mete: 19′ Cronin, 33′ Copeland, 38′ Keatley
Trasformazioni: 34′ 39′ Keatley
Punizioni: 5′, 17′, 25′, 67′ Keatley, 76′ Hanrahan
Arbitro: Ian Davies (WRU). Assistenti: David Wilkinson, Mark Patton (IRFU). TMO: Simon McDowell
di Damiano Vezzosi
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