Ma i ragusani hanno giocato bene per tutto il primo tempo e sono crollati solo nell’ultima mezzora
Inizia con una sconfitta, rotonda, il campionato del Padua Rugby Ragusa. Ma i 53 punti e le 9 mete subite non devono trarre in inganno: i ragusani infatti sono arrivati a Benevento in formazione rimaneggiata, con qualche uomo non in buone condizioni e con qualche assenza di “peso” tra gli avanti.
E proprio dalle assenze nel pacchetto di mischia paduino è nata la sconfitta, perché quando si prendono 5 mete in fotocopia si ha ben poco da recriminare. Troppo grande è stata oggi la differenza tra le due mischie per poter sperare di uscire indenni dal Pacevecchia.
Se a questo aggiungiamo qualche errore macroscopico della terna arbitrale, come nel caso della seconda meta sannita, o alcune discutibili interpretazioni dell’arbitro, il signor Masini della sezione di Roma, allora diventa comprensibile che si possa perdere per 53 a 10, subendo 9 mete e marcandone solo 1.
Con questo non vogliamo cercare scuse per la sconfitta: il Benevento è una signora squadra e ha vinto con pieno merito, come ha ammesso a fine partita anche coach Montes (“Sono stati più forti di noi; noi però sappiamo che questo non è il vero Padua, avevamo troppe assenze”).
Il Padua, da parte sua, ha fatto quello che ha potuto, ma la squadra che aveva di fronte era una macchina praticamente perfetta e questo Benevento dirà certamente la sua per quanto riguarda il discorso promozione.
Nonostante la rotonda sconfitta, però, ai ragusani ha fatto i complimenti anche l’allenatore di sanniti, Franco Cioffi (“Non è stata una vittoria facile perché di fronte abbiamo avuto una squadra che ha giocato un’ottima partita, facendoci soffrire in tante occasioni, soprattutto quando giocavano con i trequarti”), e questo deve essere di consolazione per i giocatori biancazzurri e far guardare al futuro con ottimismo perché, se questo è il buongiorno, il mattino, per i ragusani non può che essere buono.
Adesso andiamo alla cronaca.
Che per gli avanti paduini la giornata non sia una di quelle da ricordare si capisce subito: fin dalla prima mischia il pacchetto del Benevento ha il sopravvento su quello ragusano. Ed è proprio da una mischia a centrocampo che prende il via l’azione che dà la prima meta alla squadra di casa, con Mario Casillo che va a concludere sulla bandierina. Francesco Esposito sbaglia la trasformazione. 5 a 0.
Gli avanti sanniti dominano non solo nelle mischie chiuse, e al 10° mettono a segno la prima delle 5 mete segnate in fotocopia durante gli ottanta minuti: touche sui 5 metri, maul e meta. La prima la segna Matteo Bosco, le altre quattro sono da ascrivere ad Antonio Marrone (25°), Francesco Racioppi (40° e 64°) e ancora Bosco (52°), anche se sulla prima di queste ci sono forti sono i dubbi sulla correttezza della segnalazione di uno dei due guardalinee (probabilmente in quell’occasione l’ovale era uscito oltre la linea di meta e quindi si sarebbe dovuto riprendere con un calcio dai 22).
In mezzo, e dopo, c’è da annotare la punizione di Peppe Iacono, al 17°, che porta il risultato sul momentaneo 10 a 3; la meta di Cristian Iacono, al 27°, trasformata dal fratello Peppe, per il 17 a 10; e poi quelle beneventane di Alessio Altieri (55°), Francesco Frattolillo (76° e ancora Marrone (82°), che fissano il risultato sul 53 a 10 finale.
Da segnalare, infine, il debutto in prima squadra per Alessandro Cappa, Ruben La Rocca, Aldo Incarbone e Carlo Firrito, quattro giovani di belle speranze che, ne siamo sicuri, presto faranno sentir parlare di loro.
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