Il coach biancoverde analizza con freddezza la sconfitta interna contro Glasgow: “Ci mancano leadere e forza mentale”
“Nel primo tempo, Glasgow non ha fatto nulla, e noi dominato come possesso. Eppure ha realizzato tre mete. Così fanno le grandi squadre”. Parole fredde ma inoppugnabili quelle dette dal coach del Benetton Treviso dopo il ko interno (il quinto in altrettante gare di Guinness Pro12) con i Warriors.
La Tribuna riporta però anche altre dichiarazioni interessanti: “Una squadra non si costruisce in tre mesi, men che meno la forza mentale. Glasgow oggi è questa dopo quattro anni di lavoro. (…) La prima frazione è stata giocala con buona intensità, ma un tempo non è sufficiente. Glasgow ci ha preso sottogamba, ma non siamo stati capaci di gestire il vantaggio, commettendo errori e concedendo mete easy. Nella ripresa, abbiamo sbagliato troppo, lentissimi in mischia e touche. (…) Va bene la voglia di giocare, ma bisogna aver rispetto della palla. Ne abbiamo perse troppe, regalando quasi tutte le mete. Non abbiamo leader, ad alti livelli devi essere forte mentalmente”.
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