Non arriva la reazione sperata per i siciliani
Ancora una sconfitta per il Padua Rugby Ragusa, questa volta con il forte Amatori Catania, al termine di un incontro che ha visto i biancazzurri partire bene ma progressivamente spegnersi. Da segnalare la presenza del Vescovo di Ragusa, S.E. Mons. Paolo Urso, che ha benedetto il campo ragusano e dato il calcio d’inizio per l’incontro tra le Under18 delle due società.
Quando quest’estate erano stati pubblicati i calendari della serie B di rugby, per i dirigenti del Padua Rugby Ragusa era apparso subito chiaro che l’inizio del campionato sarebbe stato in salita. Affrontare prima il Benevento e poi l’Amatori Catania, le due squadre cioè che più di tutte erano attrezzate per fare il salto di categoria, non sarebbe stato facile e mettere in preventivo due sconfitte non sarebbe stata una previsione azzardata.
Così in effetti è stato: dopo la rotonda sconfitta di sette giorni orsono, è arrivata la seconda débâcle, meno vistosa nel risultato ma non per questo meno netta, con l’Amatori Catania.
Eppure nei primi minuti di gioco i ragusani avevano fatto sperare i circa trecento spettatori del “Della Costituzione” in qualcosa di diverso: in campo c’era una squadra vogliosa di giocare, attenta in difesa e propositiva in attacco. Tant’è vero che per dieci minuti a tenere il bandolo della matassa era stato il Padua e che, se il piede di Peppe Iacono fosse stato più preciso, fino al 30° avanti nel punteggio sarebbero stati i ragusani.
Invece al 4° e al 6° il capitano biancazzurro sbagliava due calci di punizioni non eccessivamente difficili; al 10° l’estremo catanese, Fabio Borina, centrava invece i pali; due minuti dopo Peppe Iacono sbagliava ancora una facile punizione; al 15° l’ala etnea Adriano Monterotondo concludeva in meta una bella azione dei trequarti biancorossi; al 19° l’apertura iblea chiudeva il suo poker di errori con l’ennesimo sbaglio dalla piazzola.
Si arrivava così al 30° con l’Amatori avanti per 0 a 10 ma con tutte le possibilità di recupero per il Padua ancora intatte. Purtroppo, per i ragusani, è proprio quello è il momento in cui Antonino Palmieri, approfittando di una punizione battuta veloce dalla sua squadra, bucava una difesa iblea distratta e andava a schiacciare in meta. Borina non sbagliava, portando la sua squadra sul 0 a 17.
Fino a quel momento non è che il Padua avesse giocato male, solo che non era riuscito a concretizzare quel poco che aveva fatto. Dall’altra parte, invece, c’è un Amatori capace di tramutare in punti ogni occasione. Cosa che puntualmente fa Borina quando, al 34°, porta il punteggio sul 0 a 20.
Solo a tempo scaduto, grazie al piede del suo capitano, il Padua riesce finalmente a cancellare lo zero dal tabellone. E sul 3 a 20 si va negli spogliatoi.
Nella ripresa il copione non cambia: il Padua sembra sempre più spento, con un Peppe Iacono che non riesce a prendere per mano la propria squadra e farla uscire dal tunnel, e che al 60° viene sostituito da Marco Marlin, mentre l’Amatori sale in cattedra e inizia a giocare in scioltezza.
Al 42° Graziano Camino segna la terza meta per gli etnei, Borina trasforma. 3 a 27.
A questo punto, con la vittoria ormai in pugno nonostante al fischio finale manchino ben 38 minuti, per i catanesi l’obiettivo diventa realizzare la quarta meta e, quindi, il punto di bonus.
L’obiettivo viene centrato al 56°, con la meta di Vasta. Borina questa volta non trasforma. 3 a 32.
E siccome piove sempre sul bagnato, al 60° arriva anche la meta dell’ex. Il Padua sta assediando da qualche minuto l’area dei ventidue catanese; un passaggio avventato dei trequarti iblei viene intercettato da Andrea Ferrara che, dopo il classico coast to coast, si tuffa al centro dei pali. Borina porta sul 3 a 39 lo score.
La partita in pratica finisce qui. Negli altri 20 minuti i ragusani cercano con le forze residue di marcare almeno la meta della bandiera, ma la difesa etnea si dimostra insuperabile.
Prima, all’ora di pranzo, si erano affrontate le selezioni Under18 delle due società e i catanesi si erano imposti per 8 a 10 con una meta segnata proprio nei minuti di recupero, al termine di un incontro equilibrato e che aveva visto le due squadre comandare nel gioco per un tempo ciascuna.
La giornata rugbystica aveva avuto però un prologo molto bello e toccante quando, prima della partita delle Under, a far visita al Padua era arrivato il Vescovo di Ragusa, S.E. Mons. Paolo Urso, che aveva anche benedetto il campo di via della Costituzione, oltre che dato il calcio d’inizio per la partita delle Under. La dirigenza paduina aveva ringraziato il Vescovo conferendogli la presidenza onoraria della società biancazzurra.
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