Match a senso unico e gallesi sempre in controllo. Per gli uomini di Casellato pochi possessi e confusi
Niente da fare per Treviso nella prima gara di Champions Cup della sua storia. Gli Ospreys padroni di casa hanno dominato per tutti gli ottanta minuti, imponendosi nelle fasi statiche e nel breakdown. Treviso ha sprecato con banali errori e sostegni in ritardo i pochi palloni avuti a disposizione. È finita 42-7.
Nel primo quarto di gioco la Benetton ha un solo pallone in zona rossa, perso per i problemi di timing lanciatore-saltatore in touche. I gallesi in compenso giocano in modo ordinato, calciando dai propri 22 e sapendo accelerare al momento giusto. I primi nove punti arrivano dalla piazzola grazie alla precisione della meta, mentre la prima marcatura pesante la mette a segno Hassler, su azione iniziata da mischia sulla metà campo e portata avanti grazie anche ad una difesa troppo molle. La squadra di Casellato cerca di produrre gioco, ma senza avanzamento e coi sostegni troppo lenti a seguire l’ovale. Così non arrivano punti per Treviso ma la seconda meta gallese, con Webb che troppo facilmente infila la prima guardia che abbocca alla finta. Mischia e touche non danno possessi, Fuser se ne va dieci minuti e le cose si fanno complicate. I primi quaranta si chiudono così sul 23-0 Ospreys, bravi a condurre perfettamente il match con ordine e capaci di colpire sempre nei momenti giusti.
In avvio di ripresa Treviso sotto pressione e indisciplinata, i gallesi non guardano i poli ma solo la touch moul, su cui Salesi Manu entra lateralmente andandosene dieci minuti. La meta non tarda ad arrivare: regge bene la maul ma al largo Evans prima viene tenuto alto poi si gira e schiaccia. Favaro e Minto a suon di placcaggi cercano di scuotere i compagni ma il gioco rimane sempre in mani Ospreys. La meta del bonus la marca Baker al minuto ’53 che nonostante la superiorità tiene l’ovale, rompe il placcaggio e schiaccia. Biggar non sbaglia e lo score è ora 37-0. Lo stesso numero otto gallese esce poi per un colpo al collo. All’ora di gioco quinta meta e seconda personale per Evans dopo pessimo schieramento difensivo dei centri veneti. A due dal termine la meta della bandiera di Nitoglia su ovale perso dai gallesi dopo placcaggio di Morisi con successiva corsa in solitaria. Finisce 42-7.
Ospreys: 15 Daniel Evans, 14 Jeff Hassler, 13 Andrew Bishop, 12 Josh Matavesi, 11 Eli Walker, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Dan Baker, 7 Sam Lewis, 6 James King, 5 Alun-Wyn Jones (c), 4 Lloyd Peers, 3 Dmitri Arhip, 2 Scott Baldwin, 1 Nicky Smith
Riserve: 16 Scott Otten, 17 Duncan Jones, 18 Aaron Jarvis, 19 Rynier Bernardo, 20 Joe Bearman, 21 Justin Tipuric, 22 Martin Roberts, 23 Sam Davies
Marcatori Ospreys
Mete: Hassler (21), Webb (33), Evans (46, 63), Baker (53)
Conversioni: Biggar (21, 33, 46, 53)
Punizioni: Biggar (5, 8, 13)
Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Luca Morisi, 12 Enrico Bacchin, 11 Ludovico Nitoglia, 10 Joe Carlisle, 9 Alberto Lucchese, 8 Francesco Minto 7 Alessandro Zanni, 6 Simone Favaro, 5 Tomas Vallejos, 4 Antonio Pavanello (c), 3 Rupert Harden, 2 Albert Alfred Anae, 1 Matteo Zanusso
Riserve: 16 Davide Giazzon, 17 Romulo Acosta, 18 Salesi Manu, 19 Marco Fuser, 20 Meyer Swanepoel, 21 Marco Barbini, 22 Michele Campagnaro, 23 Edoardo Gori
Marcatori Treviso
Mete: Nitoglia (77)
Conversioni: Carlislie (77)
Punizioni:
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