La NZRU ha diffuso il report (al solito davvero preciso) sulla diffusione del rugby: boom tra le ragazze (+12%)
Poco più di 150mila giocatori regolarmente tesserati con la federazione, duemila in più di un anno fa (nel 2010 erano 146mila), crescita del 12% nel numero delle donne-giocatrici e aumento di bimbi e adolescenti che corrono con una palla ovale in mano. Sono questi i numeri diffusi dalla NZRU sullo stato di salute del rugby in Nuova Zelanda dove si sottolinea che per la prima volta è stato sfondato il tetto di 150mila giocatori.
Numri importanti perché è vero che stiamo parlando di quello che con l’Inghilterra è considerato il “paese del rugby” per eccellenza ma è altrettanto vero che la base di partenza è molto limitata (4 milioni di abitanti in tutto) e che quindi i margini di crescita non sono molto ampi. Anzi.
Per attirare i più giovani quest’anno la federazione ha introdotto una sorta di tempo minimo di gioco garantito con le squadre che sono obbligate a far giocare almeno un tempo a tutti i loro mini-atleti, iniziativa che pare sia stata davvero molto apprezzata.
Questi i dati diffusi dalla NZRU:
– 150.564 giocatori – crescita di 2.081 unità rispetto al 2013
– si tratta del numero più alto da quando nel 2001 la NZRU ha iniziato una vera e propria registrazione aogni livello
– 80.249 sono bimbi e ragazini compresisi tra i 5 e i 12 anni, 1.607 (2%) più che nel 2013
– 42.14 teenagers (13-20 anni), rispetto all’anno precedente sono 469 in più
– 27.821 giocatori di 21 anni o più (+5%)
– 17.825 donne e ragazze, il 12% di crescita rispetto al 2013 (1,912 unità in più)
– 1,884 arbitri (207 in meno)
– 11.713 coaches (19 in meno rispetto al 2013)
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