Haimona, Minto, Allan e Brunel: il giorno prima di Italia-Samoa

Dopo l’annuncio della formazione titolare fanno discutere alcune scelte per il XV azzurro che sabato pomeriggio scende in campo

ph. Sebastiano Pessina

Premessa d’obbligo: gli unici due giocatori del gruppo azzurro con acciacchi e/o qualche problema fisico sono George Biagi e Gonzalo Garcia, gli altri sono tutti abili e arruolati. Quindi anche Francesco Minto e Tommaso Allan, le cui esclusioni dal gruppo dei 23 giocatori per il test-match di Ascoli Piceno contro Samoa da parte di Jacques Brunel sono di esclusiva natura tecnica. E e si può anche non essere d’accordo con queste decisioni ma la responsabilità di selezionare e scegliere i giocatori che vanno o che possono andare in campo è stata affidata al tecnico transalpino. E’ il suo lavoro.
Nelle dichiarazioni seguite all’annuncio del XV titolare di sabato il commissario tecnico non ha parlato molto di singoli, se non a livello molto generale: “Ritroviamo alcuni atleti importanti a cominciare dal capitano Sergio Parisse e passando per Zanni, Favaro, Morisi che sono spesso stati spesso titolari e che per vari infortuni hanno saltato una o più delle finestre internazionali della scorsa stagione”.
Poi la partita, con le sue difficoltà: “Samoa è una squadra che in estate ci ha messo in difficoltà, specialmente in fase di conquista: un problema che confidiamo di aver risolto lavorando con grande attenzione nei raduni di ottobre ed in questi giorni. La mischia ha avuto problemi proprio contro Samoa durante il tour di giugno, ma resto convinto si sia trattato di un episodio. Ma nella scorsa stagione ci sono stati problemi più seri, legati al disequilibrio tra attacco e difesa, con quest’ultima che ha subito un’involuzione: per questo ci siamo concentrati sulla difesa in questi giorni. Da lì dobbiamo ripartire per tornare al livello del 2013”.

 

Parole, le uniche che sono finora circolate sui media, che non spiegano il “perché” di alcune delle scelte fatte. Haimona può giocare apertura? Sì e probabilmente un numero dieci atipico e robusto come il neozelandese può tornare molto utile contro una squadra estremamente fisica come Samoa. E’ vero che nella lista dei convocati per gli impegni di novembre il giocatore è stato inserito tra i centri e che in quel ruolo sta sostanzialmente giocando nelle Zebre, però è una scelta che ci può stare. Si capisce forse un po’ meno l’assenza di Tommaso Allan dalla panchina, non perché Orquera non possa dare il suo contributo ma perché delle tre possibili aperture è quella meno “fisica”. Intendiamoci, non è che con Argentina e Sudafrica ci aspettano avversari meno tosti da quel punto di vista ma è innegabile che l’assenza del mediano del Perpignan lasci tutti un po’ sorpresi. Ad ogni modo ci sono tre gare da affrontare e siamo sicuri che in questo mese di novembre vedremo girare un po’ tutto il gruppo.

 

Fa discutere anche l’assenza di Minto dai 23 di Ascoli Piceno. Uno come lui, che può giocare in maniera indifferente tra seconda e terza linea fa sempre comodo, però in campo fin dal primo minuto ci sarà l’altro jolly – Joshua Furno – e una terza linea di assoluto valore (Favaro, Zanni e Parisse) mentre in panchina pronti a subentrare Brunel può contare sull’esperienza e la potenza di Marco Bortolami e Robert Barbieri. Qualcuno magari storcerà il naso, non manca mai, ma non ci pare che siano stati lasciati a casa i corrispettivi italiani di Kieran Read o Paul O’Connell (o anche “solo” di un Pollard tra le aperture). Senza dimenticare che arriviamo da un filotto di 13 sconfitte in 14 partite e che in questo novembre vincere conterà moltissimo, più che cercare il bel gioco: con questa premessa avere Orquera e Bortolami può aiutare a gestire un eventuale vantaggio nell’ultima fase della partita, il primo per il piede tattico e il secondo per contestare le touche.

 

Il campo alla fine dirà la sua e alla fine questa è l’unica cosa che conta, magari se fossimo stati al posto del ct qualcosina di diverso lo avremmo anche fatto (per esempio: Masi tra i centri. E un Mauro Bergamasco, che sta giocando proprio bene, quantomeno nel gruppo dei convocati lo avremmo portato), però alla fine siamo lì.
Non può infine non strappare un sorriso e un applauso a tutti i tifosi e gli appassionati il ritorno in azzurro di Luca Morisi giusto a un anno da un infortunio che poteva costargli la carriera.

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