Sconfitta che sa di beffa nel derby di ritorno. Ma l’atteggiamento è quello giusto
Dal punto di vista del risultato, una beffa che lascia l’amaro in bocca. Ma dal punto di vista dell’atteggiamento messo in campo, una grandissima prova di carattere a parte di una squadra nuova e giovane contro un avversario più solido e rodato.
E’ finito 11-3 per il Cus Verona il derby di ritorno. Ma al termine di ottanta minuti in cui il Valpo ha combattuto su ogni pallone e prodotto tantissimo gioco, alle centinaia di tifosi accorsi a San Pietro non è restato altro da fare che applaudire i ragazzi in campo.
Dopo il calcio iniziale di Michelini, è il Santamargherita a tenere sempre l’ovale. I ragazzi di Zanella si insediano nella metà campo avversaria, entrano a più riprese in zona rossa, ma per qualche errore di handling e trasmissione, sommati all’ottima struttura difensiva del Cus, la marcatura pesante e i punti non arrivano. Per tutto il primo tempo si resta così sui 3-0 per gli ospiti.
Nel secondo tempo la musica non cambia. Il Valpolicella tiene in mano il gioco, ma di nuovo non riesce a concretizzare. Da parte sua il Cus pensa a difendere, e palla in mano si dimostra squadra cinica e con molta esperienza. Gli ospiti visitano nuovamente i 22 di casa e tornano a casa con altri tre punti dalla piazzola. Solo all’ora abbondante di gioco Meires, il nuovo estremo uruguagio del Santamargherita, sblocca lo zero con un calcio di punizione. Il drop di Damoli potrebbe valer il pareggio ma esce a lato. All’ultimo tentativo, touche maul del Cus Verona che va in meta, privando i giallorossi di un più che meritato punto di bonus.
Le parole di coach Zanella: “Se affrontiamo tutte le partite con la giusta mentalità, il giusto atteggiamento e la giusta voglia di fare, possiamo certamente fare qualcosa in più di quanto fatto vedere e raccolto fino ad ora. Oggi proprio questo mi interessava, che la squadra cancellasse la prestazione di Milano e scendesse in campo con la mente libera e con il desiderio
di battersi, e così è stato”, dice uno soddisfatto coach Zanella a fine partita. Sul paino del gioco, il rammarico è quello di non aver saputo convertire in punti il grosso volume di gioco prodotto, a fronte di un avversario capace di muovere il tabellino quasi ad ogni visita nella metà campo ospite: “Nonostante il pallino del gioco sia quasi sempre stato nelle nostre mani, siamo stati poco concreti. A fronte di così tanto possesso e della territorialità a nostro vantaggio, abbiamo avuto poche occasioni per andare a punti. E’ un aspetto che va allenato, perché meritavamo certamente di più”.
Le parole del capitano Matteo Filippini: “Per come è andata la partita il risultato brucia. Siamo stati spesso nei loro 22, ma senza riuscire a concretizzare e ad andare fono in fondo. Comunque mi è piaciuta la reazione della squadra dopo la brutta prova contro Milano, e da qui dobbiamo ripartire. Oggi siamo stati più presenti, coinvolti e cattivi. Se sapremo essere sempre così determinati e concentrati come oggi, allora potremo dire la nostra. Al di là del risultato, l’importante è mantenere questo spirito”.
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