Una gara che metterè a dura prova il nostro pack. A parlare è il responsabile azzurro degli avanti
Che sabato c’è l’Argentina, la squadra che negli ultimi mesi nel Rugby Championship ha messo in mostra il pack più forte di Ovalia, mettendo in enorme difficoltà squadre come Sudafrica e Nuova Zelanda e capace di prendersi lo scalpo dell’Australia: “Una delle più forti del mondo, da sempre. Ma oggi stiamo assistendo a un amutazione: l’Argentina non è più la squadra dal gioco chiuso, ruvido, poco spettacolare, pronta a punire al minimo errore, ma senza particolari calligrafie. Ora c’è propensione al gioco, alla manovra, anche spettacolare“.
A tratteggiare così i nostri avversari di sabato in quel di Genova è il coach degli avanti della nazionale azzurra, Ciccio De Carli, in una intervista pubblicata oggi su Il Secolo XIX, una bella pagina dove definisce la mischia “un’arte” e dove parla anche di quanto è cambiata questa decisiva fase del gioc nel breve volgere di qualche anno: “In questi vent’anni il rugby è profondamente mutato: ai vecchi tempi ci mettevamo idealmente sulla bilancia e in otto arrivavamo a 800 chili. Qualche giorno fa i samoani che abbiamo affrontato ad Ascoli sfioravano la tonnellata. E contro gli isolani non ho visto languori. La mischia italiana è tornata salda, ha conquistato calci, ha messo in difficoltà gli avversari”.
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