Una cordata allargata a Friuli e Trentino che ha già incontrato il presidente federale Gavazzi, ma la FIR sta alla finestra
Da zero a due franchigie in men che non si dica. Il Benetton Treviso è sempre stato accusato di non essere mai diventato una vera franchigia territoriale, e da qui ha preso vita l’idea di riportare in vita i Dogi. Ora però spunta un’altra cordata che nasce con l’intenzione di dare una vita a una franchigia territoriale alternativa e “avversaria” proprio ai Dogi.
Così la presenta oggi Il Gazzettino: “I promotori della nuova franchigia sono usciti allo scoperto ieri sera con una nota ufficiale. Manrico Marchetto, presidente del “Vecio Rugby Treviso”, ex trequarti della Nazionale, Marco Rangone, allenatore del Valpolicella, in veste di referente tecnico, e un altro trevigiano, Walter Bernardi per la parte amministrativa, hanno preso posizione a nome di un gruppo di appassionati, ex giocatori, tecnici e professionisti (…) Marchetto è esplicito: «Andare oltre i Dogi, noi facciamo per tre» con chiaro riferimento all’area di riferimento estesa a Friuli e Trentino Alto Adige. «Vogliamo creare una nuova squadra di livello europeo – dice Marchetto – e costruire il progetto insieme alle società partendo dal basso. Puntiamo a coinvolgere realtà locali, imprenditori, istituzioni sportive e non, senza escludere nessuno”.
Gli animatori della cordata hanno incontrato il presidente federale Alfredo Gavazzi lo scorso lunedì che avrebbe detto loro che la federazione rimarrà estranea al progetto: «Sono venuti da me per illustrarmi il progetto – ha detto Gavazzi al Gazzettino – Ho detto loro due cose: che c’è un impegno di quattro anni col Benetton, estendibile a sei. E che non ho nulla di contrario se nascono iniziative importanti per lo sviluppo del rugby, da qualunque parte vengano. Ma non c’è alcun coinvolgimento o appoggio della Fir né di persone a me vicine».
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