A Genova va in scena la miglior prestazione degli azzurri da un anno a questa parte ma alla fine la spuntano i Pumas
Non c’è ovviamente un gran pubblico sugli spalti del Luigi Ferraris di Genova (lasciatecelo dire, davvero bello per il rugby), numericamente parlando, ma non potrebbe essere altrimenti visto le vicende dell’ultimo giorno e mezzo che hanno portato all’anticipo della gara di quasi 24 ore. E comunque alla fine, viste le premesse, poteva andare peggio e chi c’è si fa sentire.
La partita, subito dopo il fischio iniziale, entra subito nel vivo con l’Italia che mette in mostra una difesa molto aggressiva e al 3′ segna primi 3 punti con un calcio di Haimona che però non bissa al 7′ quando calcia da posizione un po’ più angolata. Al 10′ è Hernandez a pareggiare il conto sempre con un calcio da fermo che un giocatore del suo calibro non può sbagliare.
Partita molto tattica con una nazionale azzurra che fa più gioco ma che non riesce a sfondare costringendo però la retroguardia ospite a diversi falli e al 14′ Haimona mette la palla di nuovo tra i pali: 6 a 3.
Azzurri che sembrano davvero determinati e che lottano su ogni pallone mettendo in mostra una difesa tanto tosta quanto puntuale e che fa sì che la palla sia quasi sempre nella metà campo dei Pumas e al 20′ Haimona mette in fienile altri 3 punti. L’Argentina è contratta, probabilmente sorpresa dall’Italia, non riesce a sviluppare gioco e fa davvero molti falli, così al 23′ nuova opportunità per Haimona che da metà campo mette ancora dentro con l’aiuto della traversa: 12 a 3 e Banda Brunel che va oltre il break.
Al 29′ la retroguardia italiana ferma un carrettino ospite che sembrava destinato alla meta e poi ancora una volta la difesa di Brunel costringe i biancocelesti al fallo. Argentina che nell’ultima fasa del primo tempo alza il baricentro e al 36′ ottiene un calcio di punizione evitabile ma Hernandez calcia davvero male e il risultato non cambia. La meta ospite arriva però al 39′ con Amorosino su un’azione nata in realtà dal miglior spunto italiano nella metà campo avversaria di tutto il primo tempo vanificata da un offload di Gori davvero avventato. Si va al riposo sul 12 a 10: Italia che deve lavorare sulla costruzione della fase offensiva ma che in difesa è tornata ad ottimi livelli. Comunque il miglior primo tempo dei nostri da tempo immemore.
Anche il secondo tempo inizia subito con ritmi piuttosto elevati e una prolungata azione italiana ma la poca precisione e tre errori dei nostri fermano il tutto. Al 44′ un calcio di Sarto lancia Campagnaro anticipato all’ultimo secondo in area di meta da un avversario.
L’Argentina cerca di accelerare (e il pubblico assiste a una mischia con i due pacchetti che rimangono immobilizzati dalle rispettive spinte per lunghissimi secondi. E si alza una zolla che farà felici – si fa per dire – tutti gli appassionati di calcio…), la partita si spezza e attorno al 48′ c’è una lunga azione italiana che si conclude con un piazzato di Haimona che ci porta sul 15 a 10.
Al 53′ gli argentini entrano nei nostri 22 metri per la prima volta nel secondo tempo ma McLean calcia la palla lontano. Al 57′ bella azione in velocità degli argentini che con De La Fuente evita il placcaggio di Morisi e va in meta in mezzo ai pali, Hernandez realizza e Argentina in vantaggio per la prima volta: 15-17.
Partita che rimane molto equilibrata e con un numero di errori che cresce da entrambe le parti con l’aumentare della fatica. Al 68′ punizione per l’Argentina e Sanchez non sbaglia portanto i suoi a +5.
Al 72′ azione tambureggiante dell’Italia che prende il via da un bellissimo spunto di Campagnaro ma otteniamo solo un piazzato: Orquera segna e si va sul 18-20. Italia che si rovescia nella metà campo dei Pumas, al 79′ drop affrettato di Orquera che va largo.
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Luke Mclean, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Leonardo Sarto, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (c), 7 Simone Favaro, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero
Riserve: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Bortolami, 20 Francesco Minto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Luciano Orquera, 23 Giulio Toniolatti.
Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Lucas González Amorosino, 13 Horacio Agulla, 12 Jerónimo De la Fuente, 11 Manuel Montero, 10 Juan Martín Hernández, 9 Tomás Cubelli, 8 Leonardo Senatore, 7 Javier Ortega Desio, 6 Facundo Isa, 5 Tomás Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Matías Cortese, 1 Marcos Ayerza.
Riserve:16 Santiago Iglesias Valdez, 17 Lucas Noguera Paz, 18 Ramiro Herrera, 19 Lucas Ponce, 20 Tomás Lezana , 21 Martín Landajo, 22 Nicolás Sánchez, 23 Matías Moroni.
Marcatori per l’Italia
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Haimona (3, 14, 20, 23, 49), Orquera (72)
Marcatori per l’Argentina
Mete: Amorosino (39), De La Fuente (58)
Conversioni: Hernandez (40, 59)
Punizioni: Hernandez (10), Sanchez (69)
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