Intanto, nel weekend sono scese in campo le giovanili
A poco più di un mese dalla nascita ufficiale dell’associazione “Terzo Tempo Padua Rugby”, così denominata in quanto, citiamo l’articolo 3 dello statuto, “ha lo scopo di promuovere i principi formativi ed educativi e di socialità del rugby”, si è svolta venerdì sera, presso un noto ristorante ragusano, la prima assemblea dei soci.
L’assemblea, nel puro spirito rugbystico, e si spiega così anche il perché i tredici soci fondatori abbiano scelto questa denominazione, si è svolta attorno a una grande tavolata ed è stata aperta anche alle famiglie e agli amici dei soci.
Alla “Conviviale dell’Accoglienza”, così è stata chiamata la prima assemblea, sono intervenuti cinquantina di partecipanti. Il presidente Joe La Terra, nel suo breve discorso, ha ringraziato tutti i convenuti ma ha dedicato un momento di attenzione particolare a Laura Messina, moglie dell’ex giocatore del Padua Stefano Fiorilla, scomparso qualche anno fa, e a Giovanna Fiorilla, sorella di Stefano. Un saluto è andato anche al presidente del Padua, Vittorio Vindigni, e ai dirigenti Francesco Vona, Peppe Gurrieri e Luigi Firrito, presenti con le rispettive famiglie.
Durante la serata sono stati anche presentati i soci fondatori e i nuovi soci che nelle ultime settimane hanno aderito all’associazione.
Condividere lo spirito che anima la filosofia rugbistica nella convivialità della buona tavola, unita al divertimento del tempo condiviso, rappresenta un buon inizio per quello che vuol essere lo spirito promotore di questa associazione. E per sottolineare l’importanza della serata ciascun partecipante ha ricevuto un omaggio a testimonianza di questo primo appuntamento a cui ne seguiranno tanti altri.
Le Under16 e Under18 del Padua Rugby Ragusa si rendono protagonisti di due buone prove ma rimediano solo un pareggio nei derby con l’AudaxClan.
Fermi i campionati di serie B e C, la scena rugbystica cittadina oggi è stata occupata dai due derby tra le giovanili di Padua Rugby Ragusa e AudaxClan.
Gli oltre duecento spettatori che hanno riempito la tribuna del campo di via della Costituzione hanno assistito a due incontri molto godibili dal punto di vista del gioco e dello spettacolo, ma una parte di loro purtroppo si è anche resa protagonista di una scazzottata in stile calcio. Ma di questo e di altro ancora parleremo in seguito. Al momento limitiamoci al rugby giocato.
I primi a scendere in campo sono state le due formazioni Under16 e per un buon quarto d’ora si è assistito a un monologo biancazzurro. I paduini di coach Maugeri hanno messo alle corde gli avversari, non riuscendo però a concretizzare la loro superiorità. Una sola meta, segnata da Andrea Cicero, è il bottino di questa fase. Poi i biancazzurri calano e viene fuori l’AudaxClan che impatta al 17°.
Nella seconda parte di primo tempo il Padua stenta e i padroni di casa prendono il comando della situazione ma, a loro volta, senza riuscire a concretizzare. La seconda meta giallonera arriva solo a tempo scaduto dopo una lunga azione che vede i trequarti protagonisti.
Sul 10 a 5 si va al riposo e alla ripresa, in campo, c’è solo l’AudaxClan: nei trenta minuti regolamentari il Padua raramente riesce a superare la metà campo e alla fine saranno altre 4 le mete incassate per un risultato finale di 34 a 5. Più che una sconfitta è sembrata una crollo psicologico.
Coach Maugeri però non sembra preoccuparsi più di tanto perché «i ragazzi pur essendo giovani, alcuni alla prima esperienza con la palla ovale, finché la testa ha retto hanno giocato bene. Vuol dire che adesso lavoreremo anche sulla tenuta psicologica».
A seguire è stata la volta della partita più importante, quella dell’Under18, anche perché in campo c’erano, da una parte e dall’altra, quei giocatori che ormai in pianta stabile giocano nelle due prime squadre.
La partita è stata molto bella, sentita, equilibrata, a tratti nervosa. A passare in vantaggio è stato il Padua, al 15°, con una meta di Gioele Distefano, al termine di un lungo assedio biancazzurro.
Due minuti dopo l’AudaxClan accorcia con un calcio di punizione, concesso dal signor Censabella per un fuorigioco paduino, e al 30° c’è il sorpasso dei padroni di casa, sempre con un calcio di punizione. Sul 6 a 5 si chiude la prima frazione di gioco.
Il secondo tempo riprende così come si era chiuso il primo, con fiammate da una parte e dall’altra e con le difese che hanno sempre il sopravvento sugli attacchi.
Al 12° ripassa avanti il Padua con una punizione di Aldo Incarbone. 6 a 8.
Al 25° assistiamo a un bellissimo slalom di Sartonio che, dopo aver saltato diversi giocatori in maglia biancazzurra, chiude la sua corsa con un tuffo al centro dei pali avversari. Con la trasformazione fa 13 a 8.
Il Padua però non ci sta a perdere e sei minuti dopo, con la difesa giallonera che si impappina, Aldo Incarbone riesce a schiacciare l’ovale in area di meta. Lo stesso giocatore poi manca la trasformazione e il 13 a 13 sarà il risultato finale.
Chiusa la cronaca sportiva, siamo costretti a stigmatizzare il comportamento di un ragazzo in maglia giallonera. Definirlo un rugbysta non ce la sentiamo. In diverse occasioni si è reso protagonista di atti che con lo sport, a maggior ragione con il rugby, non hanno nulla a che vedere e che, nei fatti, è stato la miccia che ha innescato la scazzottata tra il pubblico.
Il protagonista in questione, a metà del secondo tempo, ha dato un calcio in ruck ad Alessandro Cappa, mentre il giocatore biancazzurro era per terra a difesa dell’ovale, poi, poco dopo, non solo ha placcato in modo falloso, entrando di spalla e chiudendo il placcaggio, ma ha anche preso in giro il giocatore biancazzurro e poi ha reagito al pubblico che lo stava fischiando con un gesto osceno. È da lì che è scattata la scazzottata tra le due tifoserie che, per fortuna, si è subito placata.
A nostro parere certi giocatori non meriterebbero di praticare questo sport, ma evidentemente non tutti la pensano così. Per noi il rugby è altro.
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