Grande prova difensiva degi azzurri che concedono poco ma che non sanno pungere. Risultato forse fin troppo pesante
Prime fasi di gioco molto combattute in cui l’Italia non mostra alcun timore riverenziale e anzi la prima azione offensiva vera e propria è costruita dagli azzurri dopo qualche minuto sull’asse Parisse-Masi. Al 7′ prima occasione di fare punti per l’Italia ma il calcio diHaimona è corto, l’apertura delle Zebre però non sbaglia al 12′ e marca i primi tre punti della partita.
Attorno al quarto d’ora prolungata azione sudafricana nei nostri 5 metri con la nostra difesa brava a respingere ogni attacco ma una punizione di Lambie da posizione davvero facile porta le due squadre sul pareggio. Si gioca sostanzialmente nella metà campo springboks ma sono gli ospiti ad essre più efficaci negli avanzamenti e al 21′ con un calcio si riportano nei nostri 22 e sul proseguio dell’azione Oosthuizen schiaccia la palla in meta, Lambie non converte e si va sul 3-8. Sudafrica che al 28′ rischia il radoppio ma JP Pietersen perde la palla quel tanto che basta per commettere un in avanti.
Italia che non gioca per niente male ma che non riesce a pungere un Sudafrica invece molto concreto ed efficace, capace di ribaltare l’azione molto velocemente. Va comunque detto che la nostra difesa riesce a respingere gli attacchi avversari.
Pimo tempo che si chiude con l’Italia in avanti, azzurri che con un carrettino mettono in difficoltà il Sudafrica e lo costringono al Fallo: Haimona calcia tra i pali e si va al riposo sul 6-8.
L’Italia si presenta in campo per il secondo tempo con Minto al posto di Zanni e il leit-motiv non è molto diverso rispetto ai primi 40 minuti: difesa asfissiante dell’Italia che appena può cerca di portarsi avanti e improvvise accelerazioni sudafricane che lanciano le frecce in maglia verde in profondità.Il risultato però non cambia, anche perché al 50′ il Sudafrica sceglie di non calciare da posizione favorevolissima e la nostra retroguardia fa buona guardia riconquistando il pallone. Al 56′ Haimona calcia da metà campo e da posizione centrale ma la palla è corta di pochissimo. Al 59′ il Sudafrica va in meta con Reinach che sfrutta un offload di Pollard entrato da poco. Lo stesso Polard trasforma e si va sul 6-15.
L’Italia non smette di provarci senza mai allentare la concentrazione e cercando la meta che riaprirebbe la gara ma ad andare a segno è Habana all’ultimo minuto. Finisce 6-22.
La sconfitta meno pesante che avevamo rimediato contro gli springboks è un 29 a 13 rimediato a Witbank nel 2010, oggi a Padova abbiamo eguagliato quel gap al termine di una signora prestazione. Certo usciamo sconfitti ma alzi la mano chi ci avrebbe scommesso qualcosa.
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Luke McLean, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Leonardo Sarto, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Samuela Vunisa, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero.
Riserve: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Bortolami, 20 Francesco Minto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Luciano Orquera, 23 Giulio Toniolatti.
Sudafrica: 15 Johan Goosen, 14 JP Pietersen, 13 Jan Serfontein, 12 Jean de Villiers (c), 11 Bryan Habana, 10 Pat Lambie, 9 Cobus Reinach, 8 Duane Vermeulen, 7 Teboho Mohoje, 6 Marcell Coetzee, 5 Victor Matfield, 4 Eben Etzebeth, 3 Coenie Oosthuizen, 2 Adriaan Strauss, 1 Trevor Nyakane
Riserve: 16 Bismarck du Plessis, 17 Gurthrö Steenkamp, 18 Julian Redelinghuys, 19 Lood de Jager, 20 Nizaam Carr, 21 Francois Hougaard, 22 Handré Pollard, 23 Willie le Roux
Marcatori per l’Italia
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Haimona (12)
Marcatori per il Sudafrica
Mete: Oosthuizen (22), Habana (80)
Conversioni: Pollard
Punizioni: Lambie (16)
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