Il CUS Pavia cade anche tra le mura amiche

Finisce 16-29 la sfida tra CUS Pavia e Union Rugby Milano

Prima partita per i ragazzi del Pavia dopo la sosta per i test match, si ricomincia dallo scontro casalingo contro la Union Milano, partita sospesa ad inizio mese causa malore in campo di Alarico Zampori, conosciuto sui rotocalchi sportivi come l’Ultrapadano da Canneto Pavese che è stato costretto ad abbandonare il campo dopo un arresto cardiaco; ricoverato, operato e poi dimesso è ora a casa e sta bene anche se non potrà più svolgere attività agonistica; il ragazzo ha dimostrato di avere un cuore grande e forte oltre ogni macchinario ed in settimana ha ripreso il suo posto sia come allenatore della under 12 che come compagno di squadra presenziando agli allenamenti degli amici della Prima Squadra; a lui ed a tutta la sua bellissima famiglia va il primo saluto di questo scritto a fare da eco al bellissimo saluto finale congiunto di tutte e due le squadre a fine gara. La partita è vera e ricca di colpi duri,adatta per il ritorno dal primo minuto in campo di Thomas Negri che tanto era mancato ai compagni di squadra quanto poco lo era ai suoi avversari. La prima marcatura forte la segnano gli ospiti che sono bravissimi a correre il corridoio all’interno dell’apertura pavese lasciato sguarnito dalle terze linee ed andare a siglare la prima meta della gara quando ci aggiriamo attorno al decimo della prima frazione. La partita prosegue su dei binari ben definiti con gli ospiti che attaccano e i nostri eroi che devono difendersi continuativamente cercando di creare qualcosa ripartendo da lontano; i rischi corsi dai ragazzi di Froggett sono però troppi e così Pavia si incaglia nei propri 22 dando agli avversari diverse occasioni per concludere, gli arieti della Union non stanno di certo a farsi pregare e trovano 2 altre mete entrambe da touche, da un drive la prima e da un pasticcio difensivo pavese la seconda; Pavia risponde con due calci piazzati di Roberto riuscendo a concretizzare in punti il poco possesso offensivo avuto. Si va al riposo sul 6 a 19 . le squadre si ripresentano in campo agguerrite, gli ospiti per cercare di chiudere la pratica e siglare la quarta meta del bonus e i figli del Cravino per cercare di offrire al sempre caldo pubblico di casa uno spettacolo degno del loro costante affetto. La svolta pavese arriva dalla mischia chiusa, la letale macchina da guerra si mette in moto lentamente trovando l’assetto ideale con l’ingresso di Trocchia per scardinare il pacchetto avversario, da questa fase di gioco arriveranno un gran numero di calci di punizione che riusciranno ad offrire un bel trampolino di lancio al gioco offensivo pavese e due mete siglate da Fietta, nel momento delicato del match andando a salvare la prestazione del CUS, e da Alessandro Cullaciati , autore di una prestazione da portare all’altare. Gli ospiti trovano la quarta meta grazie ad una ripartenza sul lato chiuso del proprio capitano e chiudono il punteggio su un 29 a 16 che non lascia null’altro che delle basi su cui ripartire ai nostri ragazzi. Menzione particolare per il chi è riuscito a tenere unita la squadra nei momenti di crisi più nera, in questa come in tante occasioni, per chi trova sempre le parole giuste per tenere alta la concentrazione di tutti, per chi ha la pazienza di fare da balia a tutti i compagni di squadra, a chi non perde mai la calma e la voglia di indicare la via del piano comune di gioco a chi vuol fare di testa propria, a chi è sempre pronto ad illuminare la via ai compagni dispersi come farebbe un novello James Brown nei panni del Reverendo Cleophus James di Triple Rock; una menzione particolare al Grande Buddha Dorato di Torre dei Negri Roberto Zambianchi, capace di unire tutto questo ad una prestazione che ha dell’incredibile fatta di gioco in campo aperto, un lavoro difensivo degno di Aleksej Grigor’evič Stachanov nelle miniere di carbone di Donbass ed una spinta in mischia chiusa che ha fatto venire gli incubi al pilone avversario per tutta la notte; una menzione al nostro capitano , ritratto di chi non può avere nessuna soddisfazione se non lavorando e lavorando ancora , sempre per migliorarsi, altrimenti non può avere nessuna soddisfazione, e lui ci prova e ci prova e ci prova…
Quindi, con la convinzione che il lavoro pagherà chi saprà sacrificarsi e lavorare per e con la squadra, l’appuntamento è per domenica prossima ore 14:30 al Cravino, inizia il girone di ritorno della prima fase e i ragazzi gialloblù ospitano Lainate con un solo obbiettivo, ripartire e svoltare la stagione.

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