Treviso e il “caso Sbaraglini”, Amerino Zatta parla a OnRugby

Il numero uno biancoverde ci dice che “al giocatore sono state fatte due proposte diverse, ma non ci ha mai risposto”

ph. Sebastiano Pessina

Franco Sbaraglini lascia il Benetton, Franco Sbaraglini non viene pagato da luglio, Franco Sbaraglini che sarebbe pronto a a portare il Benetton Treviso in tribunale. Ma sarà vero? Finora sui media è circolata una versione probabilmente più “vicina” al giocatore mentre dal club non è uscita parola. OnRugby ha contattato il presidente del club biancoverde Amerino Zatta che per sgombrare il campo da equivoci ci dice subito che “i termini generali della vicenda sono sostanzialmente quelli raccontati in questi giorni sui media”.
Zatta ricostruisce i fatti: “I nostri medici lo hanno visitato e vista la diagnosi hanno sconsigliato Sbaraglini di tornare a giocare. Lui ne ha preso atto e ha deciso di fare ulteriori analisi ed esami presso medici di sua fiducia. E lo dico subito: ha fatto bene, perché stiamo parlando della sua vita ed è corretto che qualcuno in quella situazione voglia sentire un’altra campana. Anche quelle analisi in più però hanno confermato la diagnosi fatta dal nostro staff medico”.

 

E a quel punto cosa succede?
C’erano due strade da seguire. La prima era di iniziare un nuovo percorso entrando nello staff tecnico della mischia, la seconda era quella di lasciare invece l’ambiente sportivo. La scelta era nelle sue mani. Franco aveva ancora due anni di contratto, gli abbiamo chiesto che cosa avesse intenzione di fare e che poi i nostri accordi li avremmo presi in seguito alla sua scelta: se decideva di andarsene ci sarebbe stata una buonuscita, se invece avesse deciso di intraprendere questa nuova strada avremmo fatto un nuovo contratto visto che si partiva da zero. Lui ha detto che mi avrebbe fatto sapere e che intanto avrebbe iniziato a dare una mano.

 

Voi però negli ultimi mesi lo avete pagato?
No, non lo abbiamo pagato, ma non è che non volevo dargli i soldi è che sto ancora aspettando una risposta, un sì o un no a una di quelle due proposte che gli abbiamo fatto. Ho parlato l’ultima volta con lui giovedì della scorsa settimana e gli ho chiesto che cosa intendesse fare, non mi ha detto nulla e lunedì mi è arrivata la lettera con cui lasciava il Benetton. Sono rimasto sorpreso e amareggiato.
Voglio dire che si sappia che capisco anche l’amarezza di Franco, so che non è facile accettare di dover smettere non perché lo si decide in piena autonomia ma per cause di forza maggiore. Le sue condizioni fisiche però erano quelle e non siamo certo stati noi a causarle. C’erano due opzioni, ma non ci ha risposto, mi rifiuto di pensare che non si potesse trovare una soluzione. Non so cosa pensare, speriamo che nessuno voglia strumentalizzare la vicenda.

 

Di più, vista la delicatezza della situazione, Amerino Zatta non ci dice. Di sicuro questa è una storia e una vicenda di cui sentiremo ancora parlare soprattutto per le sue possibili implicazioni legislative che potrebbero – nel lungo periodo, ricordiamolo – portare a una vera rivoluzione nel panorama contrattuale dello sport italiano. Sempre che davvero Sbaraglini e il Benetton finiscano dvavero in tribunale, lasciando poi da parte le futuribili sentenze tra ricorsi e appelli. Un tema su cui anche OnRugby tornerà presto.

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