Il tecnico del Benetton Treviso parla a OnRugby dopo il pesantissimo ko di Northampton
Rialzarsi dopo un 67 a 0 è complicato, anche se a rifilartelo è stata la squadra campione d’Inghilterra. Il primo a saperlo è Umberto Casellato, tecnico del Benetton Treviso che ha visto la sua squadra perdere in ogni aspetto del gioco a Northampton contro i Saints nel quarto turno di Champions Cup.
“Se vuoi che parliamo tecnicamente della partita ti dico che è durata solo il tempo di fare due mischie e due touche: dal 20’ in poi possiamo dire qualsiasi cosa – dice a OnRugby il coach dei veneti – Ma quello che interessa a noi è andare oltre, abbiamo ancora molte partite da giocare e cerchiamo di preparare al meglio queste, quelle passate fanno solo statistica.
Nel rugby però la statistica è importante e dice tante cose
Certo statistica in negativo. Altri grandi club hanno avuto momenti di flessione, non occorre ricordare che Biarritz e Perpignan giocano oggi in PRO D2. Abbiamo un anno difficile per tanti motivi, lo sapevamo quindi niente di sconcertante. Ripeto: ci sono molte altre partite da giocare.
A Northampton la mischia è stata travolta: avversari fortissimi, d’accordo, però ci si apettava sicuramente di più
Treviso negli ultimi anni ha avuto la sua grande forza in mischia e nel drive da touche, ed era anche comprensibile, avendo la mischia della nazionale. Adesso non è più così, abbiamo cercato di trovare alternative e certo contro una delle squadre più forti d’Europa queste non sono state sufficienti. Abbiamo una stagione lunghissima e forse ancora più difficile. O più facile, vedremo.
Questo è probabilmente il momento più difficile di questa prima parte della stagione che comunque non si annunciava certo come semplice
Ora è facile sparare contro tutti e tutto ma il rugby mi ha insegnato, e ti assicuro sulla mia pelle, di non mollare nei momenti difficili. Anzi in questi bisogna riuscire a trovare risorse impensabili. E’ facile quando la barca è con il vento in poppa, molto più difficile quando sta imbarcando acqua.
Come rialzarsi in pochi giorni?
Fin dalla prossima partita mi auguro che lo staff riesca a trasmettere ai giocatori che andranno in campo quella determinazione e cattiveria agonistica che è mancata a Northampton e il primo ad assumersi le responsabilità è il sottoscritto in qualità di head coach.
Ora torna la Guinness Pro12: andate a Edimburgo e poi i due derby con le Zebre
Le partite prossime non sono le partite della vita ma delle partite di rugby dove prima di qualsiasi Game Plan devi mettere determinazione e furore agonistico, la voglia di battere il tuo diretto avversario per 80 minuti. Se manca questa attitudine qualsiasi strategia è aria fritta.
Sia io che Goosen sappiamo cosa significa la maglia del Treviso, visto che abbiamo fatto una piccola parte di quella storia, e questo ci dà ulteriori responsabilità e stimoli da trasmettere a tutto il gruppo. Ripeto questo non è il momento di fare processi, quelli possono farli giornalisti e tifosi, noi andiamo avanti a lavorare che è l’unico modo per migliorare.
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