Lettera pubblica del giocatore che verrà squalificato, l’head coach cerca di ripartire dopo il tremendo doppio ko
“Ciao a tutti. Volevo manifestarvi il mio dispiacere per ciò a cui avete assistito nella partita di venerdi contro Edinburgh. Prima di tutto, voglio chiedere scusa alla Società Benetton Rugby Treviso, a tutti i miei compagni di squadra, a tutti voi tifosi ed appassionati, per la mia reazione in campo, assolutamente non giustificabile e non consona alla mia persona. Ho avuto una reazione esagerata alle provocazioni e insulti ricevuti sin dal mio ingresso in campo”.
Così recita una lettera pubblica di scuse di Romulo Acosta, il pilone del Benetton Treviso che venerdì sera a Edimburgo ha rimediato un meritatissimo cartellino rosso diretto per una serie di pugni diretti a un paio di giocatori avversari. Nei prossimi giorni il board celtico lo convocherà e prenderà la sua decisione su una squalifica che oltre che certa sarà probabilmente anche piuttosto pesante e che metterà in ulteriore difficoltà una prima linea già bersagliata dagli infortuni.
Intanto Umberto Casellato cerca di guardare avanti dopo due pesantisime sconfitte che hanno inflitto ai biancoverdi 115 punti a 0. Una battuta d’arresto inattesa per dimensioni e profondità visto che il Benetton stava dando una impressione di crescita (probabilmente l’addio molto rumoroso di Franco Sbaraglini – che stava lavorando bene – alla Ghirada è stato un colpo piuttosto forte). Da oggi nello staff tecnico c’è anche Manuel Ferrari, nuovo allenatore della mischia, e l’head coach dei veneti ne parla così dalle pagine de La Tribuna: “È una scelta mia, con Ferrari avevo lavorato ai tempi delle Zebre, ha esperienze anche con Australia ed Irlanda: per la mischia chiusa è uno dei più qualificati”
Casellato affronta poi il difficile momento dei suoi: “Abbiamo sei partite in casa, io sono e voglio restare positivo: dobbiamo ritrovare un po’ di quella confidenza che avevamo mostrato con Racing, Leinster e Cardiff. Non voglio credere che in due gare non siamo riusciti a fare una azione d’attacco, non eravamo dei fenomeni prima e non siamo brocchi ora. Vero è che ci manca un gruppo forte a cui affidarsi nei momenti delicati, ma sono cose che si costruiscono col tempo. E ci manca anche un pilone destro: in settima- na ne dovrebbe arrivare uno, l’argentino che avevamo scelto è andato a Lione, peccato”. Il giocatore a cui si riferisce Casellato è Nahuel Tetaz Chaparro.
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