L’opera è stata realizzata a “6 mani” da Dario Cavaliere, Andrea Fabbri e Silvano Roncarati
FERRARA. E’stato presentato nella storica sala degli Arazzi della Residenza Municipale di Ferrara il libro “1934-2014: 80 anni di rugby a Ferrara”, una cavalcata attraverso due secoli ed un millennio inseguendo una palla ovale bianconera.
L’opera è stata realizzata a “6 mani” da Dario Cavaliere, Andrea Fabbri e Silvano Roncarati, personaggi che nel mondo sportivo locale e non hanno bisogno di poche presentazioni.
Dario Cavaliere dopo una carriera da giocatore (dal 1974 al 2004 alla soglia dei 43 anni sempre con la maglia del Cus Ferrara con la quale ha giocato in tutte le categorie il Cus ha militato: C unica, C2, C1, B ed A) è dirigente e Delegato Provinciale FIR. Oggi giornalista di professione è anche il direttore sportivo della Rappresentativa Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Andrea Fabbri è stato giocatore e tecnico che ama le sfide. Cus Ferrara a parte è stato il primo allenatore della Nazionale Femminile e dei Vigili del Fuoco, realtà partite fra mille difficoltà ed oggi arrivate dove sappiamo. Giocatore di rugby rubato al basket, ha vissuto in pieno l’era pionieristica della nuova rinascita ferrarese a fine anni sessanta. Appassionato come forse nessuno del mondo ovale, vive di rugby a 360°.
Silvano Roncarati fu mediano di apertura dalle grandi qualità, esordendo in serie C a 15 anni. Ricordato per tante vittorie legate al suo piede, lasciò ginocchio ed una promettente carriera in una buca del campo poco più che 18enne e dopo un breve ritorno in campo si dedicò ad allenare. Il club cussino ed alcune selezioni regionali furono gratificate dalla sua passione, competenza e meticolosità. Dopo 28 stagioni ininterrotte da allenatore, questa esperienza da scrittore.
“Questo libro è rivolto alle nuove generazioni, a quelle del “tutto e subito” poco abituate a voltarsi indietro, dicono gli autori. Per far capire loro che se oggi sono qui a godere di impianti e strutture all’avanguardia, lo devono solo ed esclusivamente a chi li ha preceduti ed ha portato avanti l’attività fra mille problematiche.
Opera a colori con una nutritissima componente fotografica, gode di un’accurata ricerca storica per quelle che furono le origini del rugby ferrarese a cavallo degli anni ’20 e ’30. Una Ferrara ovale legata a doppio filo nel tempo con Rovigo; Battaglini, Bettarello, Quaglio furono infatti allenatori a sud del Po, in periodi determinanti per la storia della squadra estense. La narrazione scorre gradevole, inframmezzata da parecchi “focus”, approfondimenti su fatti, aneddoti, personaggi, situazioni meritevoli di ciò.
Stampata in un migliaio di copie vedrà i proventi destinati a sostenere l’attività del minirugby locale. Il futuro su cui investire per arrivare al centenario è lì…
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