Il giocatore di Auckland condannato per aggressione. Intanto Saili va in Francia e Radike Samo firma coi Rebels
Il giocatore è stato giudicato colpevole di aggressione con l’intenzione di procurare danno, per George Moala (trequarti degli Auckland Blues) è scattata la liberazione su cauzione in attesa della decisione del tribunale della città neozelandese sulla pena da scontare, attesa entro maggio. Non escluso un breve periodo di detenzione.
I fatti riguardano una rissa avvenuta in un locale di Auckland (il Desi Lounge) nel 2013, quando il giocatore ferì con il collo di una bottiglia rotta un uomo che – pare – assieme a un amico aveva espresso apprezzamenti sulla sua ragazza.
Nonostante il fermo Moala nell’ultima edizione del Super Rugby ha giocato con i Blues, ora si attendono le decisioni della franchigia.
Un’altra notizia che arriva dagli Auckland Blues, anche se di tenore completamente diverso: il contratto di Peter Saili è stato risolto in via ufficiale e con effetto immediato perché il giocatore ha trovato un accordo con un club francese di cui non è stato rivelato il nome.
E a proposito di firme e ingaggi: i Melbourne Rebels hanno trovato un accordo con Radike Samo che a 38 anni tornerà a calcare i campi del Super Rugby. Negli ultimi due anni ha giocato in Giappone.
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